Martedì 23 Aprile 2024

"heArt" e l’algoritmo che valorizza il talento

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HEART, IL LINKEDIN DELL’ARTE che valorizza il talento, ed è il primo social ad integrare il più recente algoritmo di compressione video disponibile, MPEG-5 LCEVC (Low Complexity Enhancement Video Codec) sviluppato dalla società inglese V-Nova. "Una vera rivoluzione – commenta Matteo Forte (nella foto in basso), ideatore e fondatore di heArt – che ci consente di offrire ai nostri utenti la massima qualità di visualizzazione in rapporto alla banda disponibile. In altre parole, il nuovo algoritmo consentirà di fruire dei contenuti in alta risoluzione (HD), di ridurre al minimo i tempi e i costi di upload dei video caricati e di godere della massima fluidità di visione anche in condizioni di connessione non ottimali, cioè là dove il segnale permetteva di ricevere soltanto in SD (Standard Definition)". In questo modo heArt definirà un nuovo e più alto paradigma di qualità di immagine in un contesto, quello dell’arte, dove la qualità visiva è di importanza estrema. Questo aggiornamento sarà disponibile a tutti gli utenti indipendentemente dal modello di smartphone utilizzato, grazie alle funzionalità di retro-compatibilità di MPEG-5. "Siamo orgogliosi – aggiunge Guendalina Cobianchi, SVP di V-Nova – di supportare un progetto ambizioso e affascinante come heArt. LCEVC offre un contributo fondamentale a social network come heArt rendendo disponibili contenuti video ad alta qualità ed alta definizione, fondamentali nel mondo dell’arte, al maggior numero di persone, in mobilità e in condizioni di connessione subottimali. heArt offrirà questa funzionalità a tutti i propri utenti, mantenendo contemporaneamente un occhio alla sostenibilità del video workflow. Siamo molto felici di questa collaborazione, che senz’altro porterà ad ulteriori importanti innovazioni nei prossimi mesi".

heArt vuole essere allo stesso tempo un grande teatro, un enorme museo e un immenso luogo d’espressione dove far conoscere performance e talento in modo rapido ed efficace. Nasce dall’intuizione di Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Entertainment e direttore dei teatri milanesi Lirico ‘Giorgio Gaber’ e Nazionale che, durante il Covid, voleva trovare a tutti i costi un modo concreto per dare una mano a un settore in crisi cercando di aiutare i professionisti e gli artisti a essere più visibili in un momento in cui il contatto fisico era impossibile.