Giovedì 18 Aprile 2024

Gli artigiani del metallo nell’economia circolare

Quando fondarono la loro azienda nel 1953 a Pavia, i fratelli Giampiero e Fortunato Fedegari si definivano "artigiani del metallo". Oggi Fedegari è diventata l’industria di riferimento a livello mondiale per i big player della farmaceutica nel campo della sterilizzazione e delle soluzioni per il controllo della contaminazione ambientale. Il salto è stato possibile grazie alle strategie di crescita dei figli Paolo e Giuseppe, oggi alla guida dell’impresa, che hanno in mente un prossimo ambizioso step: trasformare Fedegari in una B-Corp.

La scelta può apparire sorprendente per un’azienda di questo tipo, ma non lo è: l’obiettivo della famiglia Fedegari è rinnovare l’intero sistema di produzione all’insegna dell’economia circolare e dell’efficienza energetica. Volendo ricorrere a classificazioni note, Fedegari è oggi una "multinazionale tascabile" all’italiana, leader assoluto in una nicchia specialistica. Tra i suoi clienti figurano i maggiori gruppi farmaceutici globali come Glaxo Smith Kline, Sanofi, Pfizer, Novartis e Merck Sharp & Dohme: per questi colossi del pharma, Fedegari progetta e costruisce autoclavi di sterilizzazione, unità di bio-decontaminazione, impianti di lavaggio, sistemi di carico e scarico robotizzati. Sul piano strettamente produttivo Fedegari è un’azienda svizzero-italiana fondata su due stabilimenti, a Lugano e a Pavia. La fabbrica svizzera è dedicata all’assemblaggio di macchine da laboratorio, che hanno una dimensione inferiore. A Pavia invece vengono costruite le macchine customizzate per il cliente. Con una peculiarità: Fedegari presidia l’intera filiera produttiva costruendo in house tutta la componentistica di precisione con cui le macchine vengono realizzate e si occupa anche dell’assemblaggio finale e del collaudo.

Forte è l’attenzione di Fedegari alla formazione: l’azienda è stata la prima nel Pavese a realizzare il progetto di Alternanza scuola-lavoro, mediante la creazione della "Fedegari Academy". L’azienda è inoltre protagonista di un antico connubio con l’arte, originato dall’amicizia del fondatore, Fortunato Fedegari, con l’artista Carlo Mo: le sculture dedicate al re longobardo Alboino e alla regina Teodolinda, visibili in centro a Pavia, sono state costruite in acciaio inox nello stabilimento di Fedegari.

Francesco Delzio