Mercoledì 24 Aprile 2024

Focus sulla responsabilità sociale e ambientale Un approccio evolutivo alle tematiche Esg

Migration

IL CONTESTO ATTUALE, caratterizzato da fenomeni "disruptive" come la crisi energetica, il cambiamento climatico e il new normal nel mondo del lavoro espone le aziende di qualsiasi tipo, settore e dimensione a rischi sistemici che possono comprometterne la sopravvivenza di lungo periodo. Le perdite economiche e i danni fisici derivanti da catastrofi naturali sono stati stimati a 343 miliardi di dollari nel 2021, circa il 27% in più rispetto alla media del XXI secolo. In soli 50 anni, l’uso globale delle materie prime è quasi quadruplicato, superando la crescita della popolazione che nel medesimo periodo è di poco raddoppiata. Inoltre, i nuovi fenomeni della great resignation (dimissioni dal proprio impiego) e del quiet quitting (ridurre l’impegno lavorativo) hanno contribuito nell’ultimo anno ad aumentare il tasso di turnover per il 73% delle aziende nazionali. Questi sono solo alcuni esempi di rischi che possono generare effetti negativi tangibili sulle imprese in termini di danneggiamento degli asset, continuità operativa e danni reputazionali.

In questo contesto, considerare i fattori Esg nelle decisioni strategiche consente di indirizzare gli investimenti verso progetti considerati sostenibili, supportando quindi la resilienza di lungo periodo. Per favorire la transizione verso la sostenibilità sono state stanziate ingenti risorse economiche. Tra queste il fondo straordinario europeo Next Generation EU che, attraverso il Pnrr, garantisce all’Italia risorse per 191,5 miliardi, a cui si aggiungono i contributi previsti dal Fondo Sociale Europeo e da quello di Sviluppo Regionale, per un ammontare complessivo di circa 293 miliardi da impiegare nel periodo 2020-2027. A oggi, dunque, la sostenibilità rappresenta una grande opportunità per l’entità delle risorse economiche messe a disposizione ma, se ignorata o non adeguatamente affrontata, può rappresentare un importante fattore critico con effetti rilevanti anche sulla continuità aziendale. In questo ambito Aon ha sviluppato un approccio evolutivo che accompagna le aziende nella gestione end-to-end delle tematiche Esg, dalla definizione della strategia alla sua implementazione e rendicontazione, affiancando inoltre i propri clienti nell’ottenimento di finanziamenti e altri strumenti di finanza agevolata.

Sul fronte della responsabilità ambientale, del resto, il gruppo Aon è impegnato ad azzerare le emissioni di gas effetto serra entro il 2030 e ha sviluppato una serie di attività e progetti per la tutela dell’ambiente. In Italia è stato individuato un Mobility Manager per promuovere interventi – come il car sharing o l’uso di bici elettriche – finalizzati a ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro. Negli uffici sono stati inoltre introdotti dispenser per la distribuzione dell’acqua, per limitare l’uso della plastica ed è stato quasi azzerato il consumo di carta favorendo l’utilizzo dei documenti in digitale. Per quanto riguarda la responsabilità sociale, Aon ha una particolare attenzione nei confronti del benessere dei suoi dipendenti, promuovendo iniziative volte al loro "wellbeing". Tra queste, la possibilità di accedere allo smart working per un massimo di 4 giorni lavorativi settimanali.

Achille Perego