Giovedì 18 Aprile 2024

"Estendere il tax credit alle produzioni teatrali"

PIPARO è l’anima e la guida pure dell’Associazione Teatri Italiani Privati fondata durante la pandemia assieme ad altri 50 grandi operatori dello spettacolo dal vivo. Un organismo che rappresenta 28 sale sparse in tutta la penisola che nel 2019 hanno totalizzato 76.520 giornate di spettacolo e 2.710.900 spettatori, 62 milioni di incassi un gettito Iva superiore a 6 milioni. "Abbiamo pensato di consorziarci per fronteggiare meglio le conseguenze della pandemia", spiega il regista siciliano, che al comparto Teatri di Aitp ha da poco aggiunto quello delle Imprese Private di Produzione.

"Siamo imprese che sviluppano complessivamente quasi 700.000 posti di lavoro l’anno. Instaurare un nuovo rapporto con chi andrà a guidare il nostro ministero di riferimento è quindi importante in un paese dove i teatri pubblici (e gli enti lirici) assorbono circa l’80% delle risorse nonostante circa il 70% dei biglietti sia venduto da quelli privati. Occorre, quindi, ribilanciare il rapporto pubblico-privato portandolo ad un 60-40 o addirittura ad un 50-50. Le eccellenze del teatro pubblico, delle istituzioni liriche, vanno infatti sostenute, ma gli va anche chiesto di rapportarsi col territorio e col mercato, perché 2 o 3 milioni di deficit l’anno non sono sostenibili".

Diverse le richieste. "Dateci quindi gli strumenti che date al cinema, il credito d’imposta di cui beneficiano perfino le sale giochi. Il teatro dal vivo non ce le ha. Non ha il tax credit. Quindi, se io investo due milioni in una produzione cinematografica recupero subito 800 mila euro, perché lì vige un tax credit al 40%, mentre nel teatro dal vivo no. Chiediamo questo allineamento da tre anni".

Andrea Spinelli