Le banconote dell'Euro

Roma, 29 Dicembre 2022 – La Croazia, dal 1° gennaio 2023, sarà il ventesimo paese membro dell'area dell'euro. Il 12 luglio scorso il Consiglio dell'Unione europea ha approvato l'adesione della Croazia e fissato il tasso di conversione della kuna croata (7,53450 kuna per 1 euro). La Banca d'Italia sottolinea che sia l'euro sia la kuna (banconote e monete) potranno essere utilizzati per i pagamenti durante le due settimane a partire dall'introduzione dell'euro. Dal 15 gennaio le banconote e le monete in euro diventano le uniche ad avere corso legale. I prezzi dei beni e servizi saranno riportati sia in euro sia in kune fino al 31 dicembre 2023. Il ruolo della Banca d'Italia La Banca d'Italia effettuerà, a partire dal mese di gennaio e fino al 28 febbraio 2023, il "cambio al valore di parità" della kuna croata (7,53450 kuna per 1 euro). Il cambio delle banconote in valuta croata in favore della generalità del pubblico verrà effettuato a titolo gratuito presso le Filiali di Ancona, Milano, Roma Sede, Trieste e Venezia per un importo massimo, concordato nell'Eurosistema, di 8.000 kune (HRK), corrispondente al controvalore di circa mille euro per ciascuna operazione. L'utenza istituzionale con conto presso la Banca d'Italia potrà presentare presso la sola Filiale di Roma Centro Donato Menichella le banconote in valuta croata per il riconoscimento del relativo controvalore. I rapporti economici tra l'Italia e la Croazia Nel 2000 l’Italia aveva raggiunto la prima posizione quale primo partner commerciale della Croazia, che ha conservato fino al 2014, per cedere successivamente tale posizione alla Germania, arretrando al secondo posto. Secondo dati di fonte croata diffusi da Infomercatiesteri, nel 2019, il valore dell’interscambio bilaterale ha raggiunto i 5,6 miliardi di Euro e ha rappresentato il 13,7% del totale dell’interscambio commerciale croato, con un incremento in valore del 6,4% rispetto al 2018. È il risultato migliore in assoluto avendo superato il precedente livello record del 2008 (antecedente la crisi finanziaria), allorché l'interscambio si attestò sui 5,4 miliardi. Tale risultato (che segue quello altrettanto ottimo del 2018) è ancor più significativo tenendo conto del notevole calo demografico subito dalla Croazia negli ultimi anni. Nel 2021 l’Italia ha mantenuto la posizione di secondo partner commerciale della Croazia con una quota del 12,56% dell’interscambio totale con il Paese pari a quasi 6 miliardi di euro; il primo partner del Paese è la Germania con una quota del 13,59% dell’interscambio totale di 6,4 miliardi di euro (con un incremento del 19,05% nel 2021 contro il nostro aumento di 27,11%). L'export e l'import Nel 2021 le esportazioni italiane in Croazia sono cresciute del 26,50%, migliore crescita tra i primi 5 Paesi partner della Croazia (Germania: + 19,61%). L’Italia si è confermato secondo Paese fornitore della Croazia con quasi 3,6 miliardi di export, recuperando quasi completamente i livelli di export pre-pandemia del 2019 (3,8 miliardi di euro) e detenendo una quota di mercato del 12,62% nell’import croato (la quota detenuta dalla Germania è il 14,79%). Nello stesso periodo le esportazioni croate in Italia sono cresciute del 28,03% (quasi 2,4 miliardi di euro) e rappresentano il 12,49% dell’export totale croato. L’Italia è il secondo Paese di destinazione dell'export croato, dopo la Slovenia Le ultime statistiche croate mostrano che nei primi 5 mesi del 2022 le importazioni croate dall’Italia (pari a 2.209.590.000 Euro) sono incrementate del 66,7% superando in valore quelle provenienti dalla Germania (2.079.402.000 Euro; +26,2%) e quelle della Slovenia (2.076.364.000 Euro; 171,6%). L’Italia riacquista così la sua prima posizione quale fornitore del Paese. Nello stesso periodo le esportazioni croate verso l’Italia (pari a 1.201.092 Euro con un incremento del 32,4%) superano in valore quelle dirette in Germania (1.122.788.000 Euro; +25,6%). Nei primi 5 mesi del 2022 la Slovenia costituisce il primo Paese di destinazione dell’export croato (1.341.654.000 Euro; +72,5%) seguita dall’Italia e dalla Germania.

Economia

<p>Roma, 29 Dicembre 2022 – La <strong>Croazia</strong>, dal 1° gennaio 2023, sarà il ventesimo paese membro dell'area dell'<strong>euro</strong>. Il 12 luglio scorso il <strong>Consiglio dell'Unione europea</strong> ha approvato l'adesione della Croazia e fissato il tasso di conversione della kuna croata (7,53450 kuna per 1 euro). La Banca d'Italia sottolinea che sia l'euro sia la kuna (banconote e monete) potranno essere utilizzati per i pagamenti durante le due settimane a partire dall'introduzione dell'euro. Dal 15 gennaio le banconote e le monete in euro diventano le uniche ad avere corso legale. I prezzi dei beni e servizi saranno riportati sia in euro sia in kune fino al 31 dicembre 2023.</p> 
<h2 class="title-paragraph">Il ruolo della Banca d'Italia</h2> 
<p>La Banca d'Italia effettuerà, a partire dal mese di gennaio e fino al 28 febbraio 2023, il "cambio al valore di parità" della kuna croata (7,53450 kuna per 1 euro). Il cambio delle banconote in valuta croata in favore della generalità del pubblico verrà effettuato a titolo gratuito presso le Filiali di Ancona, Milano, Roma Sede, Trieste e Venezia per un importo massimo, concordato nell'Eurosistema, di 8.000 <strong>kune (HRK)</strong>, corrispondente al controvalore di circa mille euro per ciascuna operazione. L'utenza istituzionale con conto presso la Banca d'Italia potrà presentare presso la sola Filiale di Roma Centro Donato Menichella le banconote in valuta croata per il riconoscimento del relativo controvalore.</p> 
<h2 class="title-paragraph">I rapporti economici tra l'Italia e la Croazia</h2> 
<p>Nel 2000 l’Italia aveva raggiunto la prima posizione quale primo partner commerciale della Croazia, che ha conservato fino al 2014, per cedere successivamente tale posizione alla <strong>Germania</strong>, arretrando al secondo posto. Secondo dati di fonte croata diffusi da Infomercatiesteri, nel 2019, il valore dell’interscambio bilaterale ha raggiunto i 5,6 miliardi di Euro e ha rappresentato il 13,7% del totale dell’interscambio commerciale croato, con un incremento in valore del 6,4% rispetto al 2018. È il risultato migliore in assoluto avendo superato il precedente livello record del 2008 (antecedente la crisi finanziaria), allorché l'interscambio si attestò sui 5,4 miliardi. Tale risultato (che segue quello altrettanto ottimo del 2018) è ancor più significativo tenendo conto del notevole calo demografico subito dalla Croazia negli ultimi anni. Nel 2021 l’Italia ha mantenuto la posizione di secondo partner commerciale della Croazia con una quota del 12,56% dell’interscambio totale con il Paese pari a quasi 6 miliardi di euro; il primo partner del Paese è la Germania con una quota del 13,59% dell’interscambio totale di 6,4 miliardi di euro (con un incremento del 19,05% nel 2021 contro il nostro aumento di 27,11%).</p> 
<h2 class="title-paragraph">L'export e l'import</h2> 
<p>Nel 2021 le esportazioni italiane in Croazia sono cresciute del<strong> 26,50%</strong>, migliore crescita tra i primi 5 Paesi partner della Croazia (Germania: + 19,61%). L’Italia si è confermato secondo Paese fornitore della Croazia con quasi 3,6 miliardi di export, recuperando quasi completamente i livelli di export pre-pandemia del 2019 (3,8 miliardi di euro) e detenendo una quota di mercato del 12,62% nell’import croato (la quota detenuta dalla Germania è il 14,79%).</p> 
<p>Nello stesso periodo le esportazioni croate in Italia sono cresciute del <strong>28,03%</strong> (quasi 2,4 miliardi di euro) e rappresentano il 12,49% dell’export totale croato. L’Italia è il secondo Paese di destinazione dell'export croato, dopo la Slovenia Le ultime statistiche croate mostrano che nei primi 5 mesi del 2022 le importazioni croate dall’Italia (pari a 2.209.590.000 Euro) sono incrementate del 66,7% superando in valore quelle provenienti dalla Germania (2.079.402.000 Euro; +26,2%) e quelle della Slovenia (2.076.364.000 Euro; 171,6%). L’Italia riacquista così la sua prima posizione quale fornitore del Paese. Nello stesso periodo le esportazioni croate verso l’Italia (pari a 1.201.092 Euro con un incremento del 32,4%) superano in valore quelle dirette in Germania (1.122.788.000 Euro; +25,6%). Nei primi 5 mesi del 2022 la Slovenia costituisce il primo Paese di destinazione dell’export croato (1.341.654.000 Euro; +72,5%) seguita dall’Italia e dalla Germania.</p>

La Croazia sbarca nell'Euro: è il ventesimo Paese della Ue

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