Martedì 23 Aprile 2024

"CRÉDIT AGRICOLE CAVALCA LA RIPRESA VERDE"

Migration

"CRÉDIT AGRICOLE in Italia è orgogliosa di svolgere il ruolo di main partner e di ospitare l’evento al CA Green Life, il nostro centro direzionale costruito con principi ecosostenibili e immerso nel verde". Giampiero Maioli, Senior country officer di Crédit Agricole Italia, ha cominciato così il suo intervento al 28° Congresso annuale Assiom Forex ospitato quest’anno nel quartier generale di Parma della ‘banca verde’. Maioli è intervenuto sabato mattina prima del presidente di Assiom Forex, Massimo Mocio, e del governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Il Governatore ha sottolineato come la ripresa abbia contribuito a migliorare il rapporto debito-Pil con un’economia italiana che "dalla primavera dovrebbe riacquistare vigore dopo la frenata degli ultimi mesi dovuta ai contagi" mentre il 2022 dovrebbe registrare, in media d’anno, un aumento del Pil attorno al 4%". Mocio ha ricordato come "in Italia, si dovrà contribuire a creare condizioni affinché l’enorme risparmio accumulato da famiglie e imprese possa essere indirizzato verso investimenti che favoriscano la crescita e la creazione di posti di lavoro". Una crescita che, nonostante la ripresa dell’inflazione destinata a rientrare nel 2023 e grazie al Pnnr, proseguirà anche quest’anno secondo Visco.

Una crescita nella quale dovrà avere, e lo avrà, un ruolo significativo il sistema bancario. E quindi anche un gruppo come Crédit Agricole. Come main partner del congresso Assiom Forex 2022, Maioli ha ricordato il piacere non solo di aver aperto la sede di Parma ai congressisti e al governatore di Bankitalia, ma anche e soprattutto "l’aver voluto fortemente un’edizione con una componente in presenza garantita da tutte le tutele e le misure sanitarie necessarie. Crediamo che la nostra presenza qui rappresenti un contributo alla riapertura del Paese e al percorso di ritorno alla normalità recentemente intrapreso".

La pandemia però, come è emerso nella due giorni del Forex, ha provocato un cambiamento radicale del paradigma sia dell’economia globale sia dei mercati finanziari e anche del sistema bancario. "Complici i periodi di lockdown e l’impossibilità a spostarsi, la percentuale di clienti bancari che nel 2020 si recavano in filiale – ha spiegato Maioli – ha fatto registrare una significativa riduzione dal 66% del 2019 al 55% del 2020. Un calo di circa 11-12 punti percentuali, mai registrato in un solo anno. Nel 2021, sebbene ci siano stati meno impedimenti agli spostamenti, non abbiamo assistito a un ritorno alle abitudini del 2019, anzi la percentuale di clienti che si recano in filiale si è ulteriormente ridotta di alcuni punti percentuali".

Aggiungendo a questi dati quello dell’e-commerce che oramai rappresenta il 10% dei consumi, si ha, per il responsabile di Crédit Agricole Italia, "un’ulteriore prova della spinta all’innovazione che il Covid ha portato". Ma è "soprattutto sul tema del capitale umano che il cambio di paradigma è completo, e con esso il rapporto tra lavoratori e aziende", dallo smart working alla garanzia dei servizi essenziali forniti nonostante la pandemia. Quindi, ha proseguito Maioli nel suo intervento "come manager dobbiamo ripensare al nostro approccio al talento che sta diventando la risorsa più importante per le aziende, per poter vincere in uno scenario sempre più competitivo e guidato dall’innovazione".

Ma "altrettanto centrale nella strategia della banca sono i temi di sostenibilità e inclusione, ovvero ESG, in Italia come nello scenario internazionale". E Crédit Agricole ha una lunga tradizione di sostenibilità. Il gruppo è stato firmatario infatti degli Equator Principles nel 2003, dei Climate Principles nel 2008 e ha partecipato ai Collective Commitment to Climate Action delle Nazioni Unite dal 2019. Da tempo impegnato nella lotta contro il riscaldamento, ha reso la finanza verde "una parte essenziale del suo progetto di responsabilità sociale d’impresa. In ultimo nel 2021 abbiamo aderito alla Net Zero Banking Alliance, impegnandoci a emissioni zero entro il 2050, non solo per le nostre attività dirette ma anche per i nostri investimenti e finanziamenti".

Quindi, per Maioli, sono tre le priorità strategiche del settore bancario italiano nei prossimi anni: l’innovazione come abilitatore della trasformazione tecnologica, il capitale umano come abilitatore principale dell’innovazione e valorizzazione dei talenti e la sostenibilità come parte integrante della transizione ambientale e dell’inclusione sociale. "Ovviamente queste priorità si affiancano alla gestione del cliente, da sempre chiave per tutte le banche". Il perdurare, almeno nel breve termine, della crisi energetica con il relativo aumento del prezzo delle commodities e l’impatto sulla sostenibilità economica di aziende e filiere, un tasso di inflazione a livelli che non si vedevano dal 2008, l’incertezza sullo scenario dei tassi sono per Maioli "alcune delle minacce che il tessuto economico italiano deve affrontare nella gestione del quadro post pandemico". Come è stato con le moratorie ed il decreto di liquidità, però "le banche italiane sono attrezzate per accompagnare imprese e famiglie nell’affrontare queste minacce, ma anche nell’intercettare significative opportunità come il Pnrr". E le aziende che le sapranno cogliere "potranno vedere aumentato esponenzialmente il proprio vantaggio competitivo".

L’Italia è nella condizione quindi di guardare con fiducia al futuro del Paese in virtù anche, ha concluso Maioli di "un quadro politico reso ancora più stabile dalla rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: la sua saggezza e il suo equilibrio sono un punto fermo per l’Italia", E la guida del presidente del Consiglio Mario Draghi "rappresenta allo stesso modo una garanzia perché l’Italia possa raggiungere tutti gli obiettivi del Pnrr".