Venerdì 19 Aprile 2024

"Costruiamo portafogli differenziati a prova di crisi"

"Costruiamo portafogli differenziati a prova di crisi"

"Costruiamo portafogli differenziati a prova di crisi"

CON UNA PRESENZA pluriennale, l’Italia – dalle famiglie alle imprese – è considerata un mercato core a livello europeo per UBS Global Wealth management (GWM), banca private del gruppo svizzero UBS. Tanto che oggi sono circa 100 i suoi banker che operano in 10 filiali. E nell’ultimo anno, spiega Paolo Federici, Market Head di UBS Global Wealth Management in Italia, dove è entrato nella primavera del 2018 in qualità di Head of Wealth "proprio nell’ottica di una maggior capillarità territoriale, abbiamo riorganizzato il GWM in Italia, organizzando l’attività in 5 aree geografiche e creando un’area ad hoc dedicata alla clientela UHNW", ovvero le persone con un alto patrimonio.

Che cosa vi rende unici sul mercato?

"Sicuramente il nostro Dna estremamente specializzato nel campo del Wealth Management, che si coniuga in maniera perfetta con le strutture cugine di Investment Banking e Asset Management. Una complementarietà che ci permette di assistere il cliente in tutte le sue esigenze. Siamo una realtà radicata sul territorio, ma allo stesso tempo globale, parte di un Gruppo internazionale presente in tutti i principali mercati del mondo. In un certo senso una ‘porta per il mondo’ per i nostri clienti".

Come vede il futuro dell’Italia e perché scommetterci sempre di più?

"L’Italia è un Paese di imprenditori di successo. Il Made in Italy è di per sé un brand, che va salvaguardato e gestito. Pensiamo che il futuro di questo Paese sia proprio questo: salvaguardare e accrescere questo patrimonio. Ed è per questo che siamo, ormai da anni, i compagni di viaggio ideali per gli imprenditori che decidono di affidare a noi il loro patrimonio".

Siete quindi un punto di riferimento per imprese, famiglie e patrimoni?

"Esatto. È da anni che siamo vicini ai nostri clienti nella costruzione di un portafoglio che guardi alle loro specifiche esigenze, e non è un caso che la maggior parte dei nostri clienti siano proprio imprenditori, figure che solitamente hanno necessità molto specifiche. Per rispondere alle loro necessità, il primo step è quello di attivare una consulenza studiata ad hoc, con un approccio a tutto tondo che garantisca un equilibrio tra esigenze aziendali, personali e patrimoniali. E’ normale che gli imprenditori mettano al centro del proprio mondo la propria attività, faticando a tenere separati il patrimonio e gli interessi personali da quelli aziendali. E’ qui che pensiamo di poter fare davvero la differenza: li aiutiamo a trovare il giusto bilanciamento tra le diverse dimensioni, per evitare che un approccio troppo emotivo rischi di mettere in pericolo l’intero sistema".

Qual è il valore sociale di una banca come UBS e quindi il ruolo della sua Fondazione?

"UBS è continua innovazione e questo è un campo chiave per i nostri clienti. Non per caso, meno di un mese fa abbiamo annunciato l’arrivo in Italia di Optimus Foundation, la nostra fondazione a scopo benefico, a disposizione dei clienti che vogliono dedicarsi ad attività filantropiche".

Quali sono i progetti della Fondazione per l’Italia?

"Le attività si concentrano ad oggi su due progetti. Il primo è l’Ukraine Relief Fund, con cui la Fondazione sostiene organizzazioni che forniscono assistenza e aiuti umanitari ai civili costretti a fuggire dall’Ucraina. Ci tengo a dire che UBS copre le spese della Fondazione e consente al 100% del valore donato di raggiungere le organizzazioni beneficiarie. Inoltre ci piace allineare i nostri interessi a quelli dei nostri clienti: per ogni donazione a favore del fondo, UBS farà una donazione equivalente, fino ad un massimo di 25 milioni di dollari. Il secondo progetto è COVAX, che consente alle popolazioni di Paesi a basso reddito di avere accesso a diagnosi, trattamenti e vaccini contro il Covid-19. Anche qui sono previste donazioni aggiuntive da parte di UBS e di altre associazioni collegate".

In che modo UBS GWM anticipa i trend dei mercati?

"L’essere parte di un gruppo leader di settore a livello globale ci permette di individuare e anticipare i trend. Due esempi. In primis, la sostenibilità: abbiamo capito fin da subito la portata e l’importanza degli investimenti sostenibili e li abbiamo così resi la nostra soluzione preferita per la costruzione di portafogli, innovativi, competitivi e volti al futuro. E poi gli investimenti nell’economia reale, i Private markets: in UBS GWM offriamo infatti l’accesso ad un’offerta completa con soluzioni anche esclusive su Private equity, Private debt, Private real estate, Private infrastructure e Private multiasset, che consentono al cliente di avere un vero e proprio portafoglio di Private market da affiancare a quello dedicato agli strumenti liquidi".

Quanto è importante la digitalizzazione per i servizi offerti e le strategie di investimento?

"Per noi la digitalizzazione è il punto di partenza per una consulenza su misura e innovativa. Abbiamo infatti fatto importanti investimenti in Italia creando un’infrastruttura proprietaria, la Wealth Management Platform che, tra le altre cose, ci ha consentito di inaugurare una nuova gamma di soluzioni di investimento, la UBS My Way, una soluzione gestionale di avanguardia che consente di allocare gli investimenti partendo dai bisogni e dalla visione del singolo cliente".

Allo stesso modo, quanto è fondamentale l’attenzione ai temi ESG e della sostenibilità?

"La transizione ambientale non rappresenta un trend temporaneo, ma un cambiamento strutturale che interessa tutti i settori, compreso quello della finanza. E come anticipavo, in UBS GWM ce ne siamo accorti sin da subito. A darci ragione è stata la voce degli investitori: secondo la nostra ultima ricerca trimestrale, la maggior parte di loro prevede rendimenti da investimenti sostenibili pari o superiori a quelli da investimenti tradizionali e il 69% di loro è alla ricerca di consulenza per aumentarne la propria allocazione nei portafogli".