Mercoledì 24 Aprile 2024

CASEIFICIO TOMASONI, FILIERA CORTA PER VINCERE IN QUALITÀ

Migration

"UNO DEI NOSTRI OBIETTIVI? Portare la tradizione casearia veneta oltre i confini nazionali": così Eva Tomasoni, responsabile marketing di Caseificio Tomasoni, racconta la missione dell’azienda trevigiana. Bisogna tornare indietro di oltre 65 anni per scovare, nel laborioso tratto del piano padano che per secoli si chiamò Marca Trevigiana, le radici di un’azienda lattiero-casearia nata dalla tradizione artigianale e divenuta, col passare dei decenni, un piccolo gioiello di tecnologia. Fu nel 1955 che il casaro Primo Tomasoni tradusse in realtà il proprio sogno imprenditoriale, fondando a Breda di Piave, nell’attuale provincia di Treviso, quel Caseificio Tomasoni che, ancora oggi, è guidato dai suoi tre figli, Moreno, Nicoletta e Paola. E che, sul versante del marketing e della promozione, ha visto anche l’ingresso in società della terza generazione della dinastia, rappresentata dalla nipote del fondatore, Eva, mentre il nuovo mastro casaro, Moreno Tomasoni, continua ad assistere a tutte le fasi della produzione come il padre faceva fin dagli inizi.

"Oggi seguiamo tutto il processo produttivo come faceva nonno Primo 70 anni fa – spiega Eva Tomasoni –, e nonostante il Caseificio abbia saputo evolversi adottando tecnologie che ci aiutano a controllare ogni singolo passaggio, questo resta il nostro segreto". Pur innovando costantemente "per garantire massima qualità e sicurezza del prodotto, siamo riusciti a preservare nel tempo anche il grande contributo umano dei nostri maestri casari, come nonno Primo e mio padre Moreno".

La proposta casearia di Caseificio Tomasoni è costituita principalmente da stracchini a base di latte vaccino, di capra e di bufala, oltre che da robiole, ricotte e caciotte, fino ai semi-stagionati dal gusto più maturo. Accanto alle linee classiche è presente una linea di prodotti biologici, tutti con certificazione ICEA, assieme a formaggi di capra preparati per chi non digerisce il latte vaccino e a proposte ‘light’, con meno grassi, fino ai formaggi senza lattosio dedicati agli intolleranti. Il denominatore comune resta lo stretto legame con il territorio, testimoniato innanzitutto dal fatto che Tomasoni lavora solo latte 100% veneto, proveniente da allevatori locali attivi a meno di 30-40 chilometri di distanza dal Caseificio. Una stretta collaborazione con gli allevatori, che inizia dal supporto tecnico in allevamento e prosegue con il controllo del latte nello stabilimento di produzione, favorendo la creazione, da parte di un’azienda a conduzione familiare trevigiana, di una filiera corta e sostenibile. Dove la garanzia di qualità, quindi, viene consolidata da una supervisione a tutto tondo che passa dal foraggio al confezionamento, che, nel caso degli stracchini, viene ancora effettuato a mano.

Un altro grande obiettivo è quello di preservare la tradizione stando al passo con le evoluzioni del mercato, non solo italiano ma anche estero. "I nostri principali canali di vendita sono la GDO, i grossisti, l’industria di trasformazione, poi i negozi al dettaglio e infine l’estero", spiega Eva Tomasoni. Prima di rivendicare "il grande lavoro in atto per riuscire ad accedere anche in mercati oltre confine nazionale, soprattutto creando conoscenza attraverso materiale informativo e un personale disponibile a fare delle dimostrazioni in loco mirate a spiegare l’utilizzo dello stracchino, un prodotto ad oggi che all’estero è apprezzato ma non completamente ancora recepito". La convinzione della famiglia, infatti, è che "la globalizzazione e l’influenza reciproca tra paesi, anche in termine di trend alimentari, ci darà sempre più spazio per una soddisfacente crescita all’estero".