Giovedì 25 Aprile 2024

"CALZATURE IN RIPRESA, LE MARCHE CONQUISTANO LA RUSSIA"

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I SETTORI della calzatura e della pelletteria contribuiscono in maniera preponderante ad accrescere la spiccata vocazione manifatturiera delle Marche. Basti pensare che nelle Marche hanno sede tre imprese su dieci di quelle che fabbricano calzature in Italia. La provincia di Fermo, con 2.297 imprese (il 19,3% del totale italiano), è prima in Italia per numero assoluto di fabbricanti di calzature. Un altro polo regionale particolarmente importante è in provincia di Macerata, con 970 imprese, terza in Italia per numero assoluto di imprese che fabbricano calzature. Qui ha sede l’8,1% delle imprese calzaturiere italiane. Nei giorni scorsi si sono concluse le più importanti fiere di settore ovvero il Micam (nella foto in basso) per le calzature e il Mipel per la pelletteria e gli accessori. È possibile tracciare un bilancio con il presidente della Camera di Commercio delle Marche nonché vice presidente nazionale di Unioncamere, Gino Sabatini (nella foto in alto): "Un bilancio più che positivo, innanzitutto per i nostri imprenditori calzaturieri e della pelletteria: c’era bisogno che ripartissero le fiere di richiamo internazionale, con buyer da tutto il mondo. È evidente che, per tutti loro, il vero business è iniziato il giorno dopo la chiusura degli eventi, ma i segnali raccolti a Milano sono di grande ottimismo. E questo anche perché, approfittando del palcoscenico, Camera Marche e Regione Marche hanno portato all’attenzione nazionale due aspetti centrali: la criticità infrastrutturale, che ci sta isolando sempre più rispetto a un Paese che ha ripreso a marciare, e i contenuti progettuali e di innovazione di cui il distretto Fermano-Maceratese, ma direi tutta la regione, è in grado di produrre grazie all’apporto, in questo caso della Politecnica delle Marche, e del nostro intero sistema dell’alta formazione".

Qual è il quadro congiunturale del settore calzaturiero marchigiano?

"I numeri sono positivi anche se in questa fase di post emergenza covid hanno un valore relativo. Siamo di fronte a un rimbalzo, che era ampiamente previsto: la crescita va confermata però anche dal 2022 in avanti e questo deve essere l’obiettivo sul quale tutti dobbiamo lavorare. La novità, ora che la pandemia sta frenando, è che c’è un ecosistema forte sul quale le aziende possono contare, gli imprenditori non sono soli e averli ascoltati a Milano porterà a provvedimenti, bandi, iniziative che li possono sostenere sotto il profilo pratico, strategico e dell’innovazione".

Terminato il Micam e il Mipel quali sono i prossimi appuntamenti internazionali?

"Il prossimo appuntamento internazionale, cui Camera Marche partecipa con la sua azienda speciale Linea, è Obuv, Fiera Internazionale delle Calzature e del Cuoio allestita due volte l’anno a Mosca e rivolta a buyer e addetti ai lavori provenienti da tutte le regioni della Federazione Russa e da altri Paesi della Csi, quali Bielorussia, Armenia e Kazakistan; alla nuova edizione dell’importante evento internazionale, in programma dal 19 al 22 ottobre prossimi, prende parte una collettiva di imprese marchigiane organizzata da Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche. con un numero di iscritti ad oggi, 40, pari a quello dell’ultima edizione pre covid. Gli ultimi dati dell’export mostrano il forte recupero della Russia (+ 21,2% rispetto al 2020), anche per questo l’Obuv si conferma ancora un evento di grande importanza per il nostro comparto della calzatura, si deve continuare a guardare alla Russia con ancora più concretezza rispetto al passato".

Quali sono le innovazioni che possono permettere al settore di crescere?

"Sono decine le aziende che da anni percorrono la strada dell’innovazione di prodotto e di sistema. Quando il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, parla di robot collaborativi, di algoritmi che producono informazioni in tempo reale, di realtà aumentata descrive qualcosa che nelle Marche è già nel quotidiano di diverse aziende. La sfida è allargare il numero di chi accede all’innovazione e, in questa direzione, le piattaforme tecnologiche della Regione Marche e i laboratori sono realtà a disposizione, anche delle piccole e micro aziende. Guardi, non è una questione di costo d’accesso: ogni imprenditore può prendere ciò che gli serve realmente. Ma se non lo fa, il costo da pagare sarà altissimo".