Mercoledì 24 Aprile 2024

Avanti tutta: lo yachting sposa la sostenibilità

GLI YACHT E I CATAMARANI non pensano: hanno l’intelligenza di chi li costruisce, li rende performanti, li mette in mare e quando è il momento, li aiuta a rinascere o ad accettare una dignitosa "fine vita". Puro senso della realtà. È un comparto, quello della nautica, impregnato di pragmatismo ma anche di visioni e prospettiva. Perché si produce per l’immediato ma si studia e si lavora per il futuro che verrà. Perché è vero, è un mondo che ha bisogno di conti che tornano e di riscontri dal mercato, ma è un mondo che per assicurarsi la crescita deve scommettere sulla competitività, sull’innovazione, sull’efficienza energetica e su una sensibilità ambientale non è di facciata.

Lo sa bene la sanremese Barbara Amerio, inserita tra le 1000 "Unstoppable Women" nella lista delle donne che stanno cambiando il Belpaese stilata da Startup Italia: Ceo del Gruppo Permare, azienda sanremese leader nel mondo dello yachting di qualità; presidente del Settore Navi da diporto; e coordinatrice del Comitato Sostenibilità promosso da Confindustria Nautica per creare un confronto dinamico e proattivo con enti di ricerca e università; per sostenere le best practices più virtuose; e per forzare l’impegno dell’intera filiera sulla transizione ecologica, sulla riduzione dei combustibili fossili, sull’utilizzo di materiali meno impattanti, sulla digitalizzazione e sull’end-of-life. Come dire: la paladina di una battaglia diventata strategica ma anche etica e identitaria per un comparto che sta aggiornando la cultura imprenditoriale dei propri associati e l’immagine complessiva della nautica.

Barbara Amerio insiste: "C’è un vero e proprio boom di nuovi progetti e investimenti sull’elettrico nella navigazione lacustre, nei contesti lagunari e lungo i piccoli percorsi costieri. Certo, sarà determinante moltiplicare i punti di ricarica a disposizione dei natanti nelle aree più importanti e consolidate del diporto. Ma intanto una cosa è innegabile ed è confortante: l’Italia è decisamente al passo con i Paesi del Nord Europa che notoriamente hanno un’innata sensibilità ambientale".

Sullo sfondo, la crescente attenzione ai temi della riciclabilità, dello stoccaggio, della gestione degli scarti e dello smaltimento. E anche qui, la filiera della nautica rivela un profilo più che apprezzabile, anche grazie al progetto "End of Life Boat" supportato da Confindustria Nautica. Sullo sfondo, la creazione di Glebanite con polveri di vetroresina abbinate a polimeri per creare nuovi stampi. E soluzioni industriali per recuperare natanti datati e bisognosi di urgenti interventi di rigenerazione. Piccole, grandi utopie di ieri che stanno navigando e finalmente smettendo di essere solo tali: prendersi cura dei natanti, dei catamarani e degli yacht segnati dagli acciacchi e dal tempo che passa. E metterli nelle condizione di sopravvivergli.