Martedì 23 Aprile 2024

Angurie e cavolfiori. La Top Melon sui mercati internazionali

MELONI E ANGURIE rappresentano il core business della Top Melon. Frutta che accompagna la dieta estiva di mezzo pianeta e che ha permesso al Gruppo di stabilizzarsi sui mercati, anche esteri, raggiungendo un fatturato consolidato di 15 milioni. Poi sono arrivate le verdure e i cavolfiori colorati. I consumatori possono trovarli negli scaffali dei supermercati già puliti e impacchettati. Viola, gialli, arancioni: i "poker" sono una gioia per l’estetica della tavola, ma soprattutto una strategia produttiva che consente all’azienda di prolungare la stagione agricola e dunque dare prospettive lavorative più stabili ai dipendenti, 200 tra fissi e stagionali. Top Melon ha sede a Pantalla di Todi, nel cuore dell’Umbria agricola. Pratica tecniche sostenibili ed ha particolarmente a cuore anche la tutela delle api, con le quali ha stretto un patto davvero speciale. "Ci piace proseguire nel solco tracciato dalla tradizione di famiglia", racconta Marco Spinetti (nella foto a sinistra), responsabile controllo qualità e produzione del magazzino di lavorazione dell’azienda. "Ma ci piace – aggiunge – anche la tecnologia di precisione, ovviamente quella che rispetta l’ambiente e potenzia la produttività evitando gli sprechi. Nei nostri campi l’irrigazione è regolata da apparecchiature che calibrano la portata dell’acqua a seconda dell’umidità del terreno. Il sistema ci ha salvati dalla siccità, che quest’anno ha messo a dura prova il comparto agricolo legato a filo doppio alle risorse idriche, divenute sempre più scarse anche nella verde Umbria".

Il bilancio di questa annata?

"Per il nostro gruppo è stata un’annata positiva sia in termini produttivi che commerciali. Le temperature elevate hanno contribuito alla sanità dei frutti, dunque un’alta qualità dei raccolti. Anche per le brassiche (cavolfiori, broccoli, cavoli cappuccio, verze, rape) il segno è senz’altro positivo".

Qualche numero della vostra produzione?

"Ad oggi, l’azienda agricola commercializza all’anno 130.000 quintali di melone, 20.000 quintali di angurie ed oltre gli 11.000 quintali di zucchine e brassiche".

Come avete ammortizzato l’aumento dei costi di produzione, legati alla stangata energetica?

"La richiesta è stata mediamente allineata se non superiore all’offerta, tranne che nel mese di giugno, quando i prezzi sono stati al di sotto del costo di produzione. Da luglio in poi il mercato si è riequilibrato. Per l’anguria, invece, si veniva da una campagna 2021 pesante che ha portato ad una riduzione delle superfici investite. Quest’anno si è tornati alla normalità. Le condizioni climatiche (il caldo è notoriamente favorevole al consumo di questo frutto) ci hanno aiutato molto, facendo aumentare la richiesta".

Sappiamo quanto sono buoni i meloni accoppiati col prosciutto o uniti alla macedonia. Quali altre virtù ha questo frutto che evoca subito l’estate? E soprattutto, è consigliabile anche per chi è a dieta?

"È ricco di potassio e dunque è utile per agevolare le contrazioni muscolari. Contiene anche la vitamina C: innalza le barriere del sistema immunitario e aiuta l’organismo a prevenire il rischio di tumori inibendo la sintesi di sostanze cancerogene. E vogliamo parlare del fosforo? Rasserena l’animo, migliora la memoria e rinvigorisce in caso di stanchezza e depressione. Grazie alla vitamina B3 favorisce la circolazione sanguigna e funge da protettivo per la pelle. Cosa non trascurabile, è ipocalorico perché composto principalmente di acqua (circa il 90%)".

Le aziende oggi misurano il loro valore, oltre che con i fatturati, anche con i parametri dell’etica e della sostenibilità. Top Melon come li applica?

"Prima di tutto rispettando il capitale umano. L’80% dei nostri dipendenti proviene da paesi esteri. Sono tutti integrati nel territorio. Ragazzi e padri che considerano l’azienda una famiglia allargata, che ha dato loro un’opportunità occupazionale, oltre che un futuro stabile in una regione bellissima".

So che avete stretto un "patto speciale" con le api...

"Tra i nostri impegni in chiave sostenibile, c’è la tutela delle api. Abbiamo creato condizioni ottimali di sviluppo e di convivenza. Nello specifico garantiamo la presenza di siepi e aree naturali tra i nostri appezzamenti, interpretandole come "isole ecologiche" caratterizzate da flora e fauna spontanea. Ogni anno posizioniamo arnie con azione di ripopolamento e conservazione, ponendole in aree prescelte lontane da fonti di contaminazione e utili per lo svolgimento dell’azione impollinatrice dei campi".

Per voi qualità fa rima con ...?

"I prodotti che entrano nei nostri magazzini hanno un iter di controlli molto accurati che testano la salubrità del prodotto e il grado zuccherino. Da 27 anni la nostra strategia è una comfort zone che non ci fa abbassare la guardia per garantire la genuinità del prodotto e la soddisfazione dei clienti".