Gruppo TeamSystem: acquisite 37 società in pochi anni

I numeri del gruppo pesarese: nel 2020 ha fatturato 459,3 milioni di euro

CON 40 ANNI DI STORIA alle spalle, il gruppo TeamSystem è leader italiano nel mercato delle soluzioni digitali per la gestione del business di imprese e professionisti. Fondato a Pesaro, il gruppo – che nel 2020 ha fatto registrare un fatturato pari a 459.3 milioni di euro – può oggi contare su una rete di oltre 550 strutture tra software, partner e sedi, poste al servizio di oltre 1,7 milioni di clienti che operano sulle sue piattaforme digitali e in Cloud. Le acquisizioni di TeamSystem hanno come comune denominatore l’open-innovation e rientrano all’interno di due linee-guida strategiche parallele: acquisire sia realtà tecnologiche innovative (anche start-up) con l’obiettivo di rafforzare la competitività dell’offerta del Gruppo in ambito cloud e trasformazione digitale, sia società tecnologiche – ben posizionate sul proprio mercato di riferimento – per rafforzare la crescita in alcuni settori verticali con alti tassi di sviluppo.

Complessivamente, dal 2015 a oggi, TeamSystem ha acquisito 37 società, di cui 5 nel 2020 nonostante l’emergenza Covid 19, e 6 lo scorso anno con un investimento di circa 100 milioni di euro. E se la strategia di crescita del management ha permesso a TeamSystem di consolidare la leadership nel segmento dei gestionali, ha consentito alla tech company anche di svilupparsi, allo stesso tempo, come vero e proprio punto di riferimento in Italia nel mercato della trasformazione digitale. Un settore, questo, che si vede coinvolto anche negli investimenti previsti dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. "Che il digitale sia un’opportunità è ormai noto a tutti, e non manca l’attenzione da parte di diversi interlocutori a riguardo. Sarà però fondamentale utilizzare le risorse del PNRR nel modo migliore – spiega Federico Leproux, Ceo di TeamSystem. –. Nella ricetta da seguire sarà necessario fare riferimento a due elementi chiave. Il primo riguarda l’integrazione dei processi, attraverso una legislazione che porti tutto l’ecosistema a lavorare in digitale: dobbiamo infatti studiare gli stessi in modo che siano integrati a monte e a valle. Il secondo invece, specialmente in tempi di Pnrr, è l’accessibilità: è necessario costruire un meccanismo di incentivi che sia poi effettivamente fruibile per le piccole e medie imprese, non solo per i grandi soggetti strutturati. Altrimenti il rischio è che non si abbiano le risorse per gestirlo". Giorgia De Cupertinis