Mercoledì 24 Aprile 2024

"Abbiamo fatto storia Ora pronti a nuove sfide e prodotti"

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È LA PRIMA E UNICA azienda in Italia nel comparto dei legumi secchi ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento di "marchio storico". Lo scorso settembre, infatti, il ministero per lo Sviluppo economico ha inserito Select, l’azienda italiana con sede a San Giuseppe Vesuviano, alle pendici del Vesuvio, e guidata dalla famiglia Aliberti da oltre 60 anni, nel Registro dei marchi storici di interesse nazionale. "Esserne entrati a far parte è un traguardo che ci rende orgogliosi e che ci ripaga dell’impegno e della dedizione quotidiana profusa per offrire alle persone che scelgono Select qualità ed eccellenza", esordisce Aniello Aliberti, 65anni, da oltre quarant’anni in azienda e dg di Agria Spa, società proprietaria del marchio Select. "Sono stati premiati – prosegue – i valori che guidano fin dagli albori la nostra famiglia: qualità, trasparenza e cura della materia prima, che combinano una forte vocazione artigianale all’innovazione e alla modernità. Tutte caratteristiche che ci hanno permesso di restare sempre al passo con i tempi ed emergere nel nostro settore, quello dei legumi secchi a cui nel tempo si sono aggiunti i cereali secchi, i legumi lessati, i legumi decorticati e gli snack, senza dimenticare la linea d’eccellenza biologica".

"L’iscrizione nel registro dei marchi storici ha coronato una storia iniziata agli inizi degli anni ’50 quando mio padre Romualdo, purtroppo scomparso molto presto quando avevo solo 27 anni lasciandomi la guida dell’azienda, ebbe l’intuizione di confezionare i legumi secchi da distribuire con un marchio unico e identificabile, rivoluzionandone il mercato. Nel 1957 nacque così Select, il primo brand di settore a selezionare e confezionare i legumi in astuccio di cartone, fino a quel momento venduti sfusi". Da allora è cominciato un percorso di crescita e innovazione che vede oggi impegnata in azienda anche la terza generazione, i figli Luigi (36 anni, direttore commerciale) e Alessandra (30 anni, responsabile marketing e comunicazione e sustainability manager).

Qual è oggi la realtà di Select nel settore dei legumi e dei cereali secchi considerati anche patrimonio dell’Unesco?

"Nello stabilimento di San Giuseppe Vesuviano di oltre 15.000 mq coperti, con 38 dipendenti, selezioniamo e confezioniamo 6500 tonnellate all’anno dei migliori legumi e cereali da tutto il mondo (a partire da Canada, Usa, Messico e Argentina) e dall’Italia (la cui produzione è destinata in particolare ai prodotti biologici) con l’obiettivo di diffondere i valori della dieta mediterranea e portare sulle tavole degli italiani solo gli eccellenti ingredienti che la compongono. Attualmente l’azienda sta puntando a un modello di business sostenibile con l’attuazione di un piano di sostenibilità di medio-lungo periodo ed è inoltre impegnata in un’operazione di totale rebranding, in innovazioni tecnologiche e nel lancio di nuovi prodotti al passo con le richieste del mercato".

Sul quale come siete oggi presenti?

"Con i marchi Select, Bio Select e Poppy in maniera capillare in tutte le insegne della Gdo di Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia dove siamo leader con una quota di mercato del 38% a volume e oltre il 50% in Campania. In Italia siamo leader con circa il 13% e ci siamo posti l’obiettivo di crescere nel Centro-Nord dove già forniamo sia i prodotti a nostro marchio, come la linea Selezioni dall’Italia confezionata in EcoPack ad Esselunga, sia i prodotti private label, come i biologici della linea Vivi Verde per i supermercati Coop".

Prima la pandemia poi il caro-energia e materie prime. Come sta affrontando Select questo periodo difficile?

"Nel 2020 con gli italiani rimasti a casa per il Covid avevamo registrato un forte incremento di vendite nella Gdo, il 2021 è tornato a una maggiore stabilità mentre l’anno scorso abbiamo registrato un ritorno ai livelli del 2019. Il nostro fatturato comunque rimane in crescita e ormai siamo vicini ai 15 milioni di euro".

Come vede il 2023?

"Non c’è dubbio che il rincaro sia delle materie prime – per cui c’è stato anche un problema di reperibilità a causa della siccità - sia del packaging che dei trasporti e dell’energia, abbia avuto un forte impatto anche sulla nostra azienda e non è sempre stato facile trasferire gli obbligati aumenti di prezzo nella Gdo. La speranza è che quest’anno le tensioni sui prezzi si allentino ma ad oggi vediamo ancora uno scenario abbastanza complicato. Tuttavia, il trend di consumo dei legumi è positivo, anche per la sempre maggiore attenzione degli italiani a un’alimentazione meno ricca di proteine della carne: si pensi all’aumento di vegani e vegetariani".

Il segreto del successo di Select?

"È scritto nel nome: selezione. Il Metodo Select persegue infatti un unico obiettivo: garantire la cura e la qualità che da più di 60 anni contraddistinguono l’azienda. Dalla semina alla tavola, siamo impegnati quotidianamente affinché i prodotti rispondano ai più alti standard di sicurezza, qualità e trasparenza. A cominciare dalle materie prime, ovvero dalla scelta dei migliori fornitori e coltivazioni: ogni Paese, regione o provincia di provenienza viene individuata per le caratteristiche climatiche e del suolo che lo rendono ideale per la coltivazione di quello specifico prodotto. Basti pensare che dal 2007, per primi in Italia, abbiamo scelto volontariamente di comunicare sulle confezioni il Paese di coltivazione del prodotto. Tra gli step fondamentali ci sono il controllo qualità e la selezione, passaggio cruciale, dove la materia prima viene selezionata tramite spietratori per eliminare eventuali corpi estranei, resa uniforme nei calibri e successivamente sottoposta a lettori ottici che permettono di identificare e rimuovere i semi che presentano discromie. Infine tutte le confezioni vengono controllate attraverso moderni macchinari a raggi X che verificano l’assenza di qualsiasi ulteriore corpo estraneo"

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