Sabato 20 Aprile 2024

A qualcuno piace Amaro: la sfida degli aperitivi "Dai ristoranti ai bar la nuova vita dei distillati"

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L’ULTIMO RICONOSCIMENTO in ordine di tempo è del giugno scorso. L’Aperitivo Nonino BotanicalDrink si è riconfermato per la seconda volta consecutiva “Aperitivo dell’Anno” al Meininger’s International Spirits Award. Esattamente un anno prima era stato il primo aperitivo italiano ad aver ottenuto questo risultato. Il punto di arrivo di un’attività di sperimentazione passata dalla grappa Monovitigno a nuovi prodotti e di una vocazione alla diversificazione sul piano degli investimenti.

"L’aperitivo è dedicato a nonna Silvia - spiega Antonella Nonino, ai vertici, con le sorelle Cristina ed Elisabetta, della distilleria friulana nata nel 1897 - la prima donna che, nel 1940, rimasta vedova, è diventata capo dell’azienda di famiglia. Appassionata e grande conoscitrice di botaniche, ha creato il primo Aperitivo Bianco Nonino, una bevanda alcolica e spiritosa che di fatto ha aperto una nuova porta alla produzione aziendale, ma che, soprattutto, ha segnato l’arrivo alla distillazione di un nuovo tipo di sensibilità". Un’ulteriore tappa del percorso di sperimentazione che nel 2017 ha portato la London School of Economics Business Review a occuparsi del caso Nonino: "La grappa italiana è riuscita a conseguire l’incredibile passaggio di status dal fondo alla cima della scala". Gli investimenti nella produzione, iniziati negli Anni Trenta e cresciuti grazie agli spazi riservati a ricerca e innovazione, hanno consacrato il brand friulano sui mercati esteri. In Nord America, in Austria e Germania in primis. "Crediamo nella versatilità della grappa da vent’anni", precisa Antonella Nonino, che segue in particolare i mercati tedesco e austriaco e il mondo della mixologia. "Si presta a mix impensabili senza che a rimetterci siano eleganza, sapore e profumo. Lo dimostra il “NoninoTonic”, longdrink a base di grappa e tonica, da servire con una fetta di limone e un rametto di rosmarino". Continua: "Nel 2016 siamo usciti con l’Amaro Nonino versione aperitivo, anticipando un nuovo gusto che ha valorizzato i bitter. Oggi gli amari e le possibilità di miscelazione della nostra grappa per creare cocktail innovativi assorbono una quota importante dei nostri investimenti in ricerca finalizzata al prodotto e alla diversificazione della produzione. I nostri distillati, da tempo presenti nella ristorazione internazionale, sono disponibili anche nella grande distribuzione di qualità e in alcuni siti e-commerce. Particolare che si è rivelato decisivo in tempi di Covid-19".

L’Amaro Nonino Quintessentia® Riserva, invecchiato 24 mesi e insignito del Chairman’s Trophy nella categoria Amari alla Ultimate Spirit Challenge 2022, è un omaggio ad Antonio Nonino, terza generazione della famiglia di distillatori, creatore dell’Amaro Carnia, un infuso di erbe delle montagne friulane ricavato usando la grappa da lui distillata come base alcolica e custodita in piccole botti di legno (il prezzo dell’acciaio era proibitivo). Quando la moglie Silvia, tra le prime donne mastro-distillatrici in Italia, ne rivede la formula, aggiungendovi botaniche di terre lontane, nasce l’Amaro del Friuli. Giannola e Benito Nonino , intervenuti nuovamente sulla ricetta, firmano infine l’Amaro Quintessentia, nobilitandolo con l’Aquavite d’Uva ÙE ® invecchiata in barriques.