
Emanuele Orsini (Confindustria)
Maggio si chiude con una frenata per le imprese italiane. L’indice RTT (Real Time Turnover) di Confindustria mostra una correzione al ribasso del fatturato a prezzi costanti, segnalando un cambio di rotta dopo il rimbalzo di aprile. Il calo è trasversale a tutti i settori: più marcato nell’industria (-3,2%) e nei servizi, più contenuto nelle costruzioni (-2,7%).
Nonostante la battuta d’arresto, la variazione acquisita per il secondo trimestre 2025 resta positiva: +1,1% la media mobile su tre mesi, contro il +1,5% di aprile. Le costruzioni resistono con più continuità, segnando il quarto trimestre consecutivo in terreno positivo (+0,3%).
Ma nel complesso, la fiducia inizia a incrinarsi: le grandi imprese industriali intervistate a giugno dal Centro Studi Confindustria mostrano attese stabili sulla produzione (67,6%), ma cresce lievemente la quota di chi teme un calo (11%). A livello trimestrale, l’ottimismo si assottiglia: cala il numero di imprese che prevede un aumento della produzione (dal 26,1% al 23,8%) e cresce chi si attende una stabilità che sa di stagnazione (62,4%).
Nel dettaglio, domanda e ordini restano i principali motori della produzione, con un saldo di opinioni in aumento (+6,1% da +4,5%). Tornano a migliorare le attese su manodopera (+1,1%) e disponibilità di materiali (-0,1% da -0,6%), ma peggiorano quelle su impianti (da +3,3% a -0,2%) e sulle condizioni finanziarie, ancora in territorio negativo (-0,7%).