Giovedì 18 Aprile 2024

Immobiliare e derivati Investimenti alternativi adatti alla volatilità

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Andrea Telara

MILANO

AZIONI, obbligazioni o immobili? Nel portafoglio ideale per il 2019, c’è spazio un po’ per tutte queste classi d’investimento (asset class). La pensa così Antonio Bottillo, country head per l’Italia di Natixis Investment Managers, che consiglia di puntare molto sulla diversificazione per affrontare le insidie dei mercati nei prossimi mesi. Il nostro portafoglio ideale per quest’anno – dice Bottillo – si compone così: una quota del 35% è destinata alle azioni, il 35% alle obbligazioni, un altro 10% ai prodotti multi asset, un ulteriore 10% agli investimenti alternativi e, infine, una quota del 10% è impiegata nel mercato monetario.

PER LA componente investita in azioni, Bottillo consiglia di non concentrarsi troppo su una specifica area geografica e di muoversi su scala mondiale, allo scopo di aumentare appunto la diversificazione. Per quanto riguarda le obbligazioni, invece, il suggerimento di Natixis IM è di concentrarsi sui bond europei e su titoli che in gergo finanziario hanno una short duration, cioè sono poco esposti al rischio di un ribasso delle quotazioni nel caso di un rialzo dei tassi d’interesse. Infine, per la componente flessibile del portafoglio, Bottillo consiglia di puntare su fondi alternativi e multi asset che non si concentrano soltanto sugli strumenti finanziari più tradizionali come le azioni e le obbligazioni.

PER DARE un po’ di respiro al proprio investimento, insomma, occorre mettere in atto strategie d’investimento un po’ più elaborate che in passato. A questa conclusione si giunge soprattutto facendo tesoro dell’esperienza del passato. Nel 2018, infatti, molti portafogli costruiti dai consulenti finanziari hanno deluso indubbiamente le aspettative degli investitori anche quando hanno seguito una logica multi asset, cioè sono stati costruiti puntando su molti strumenti finanziari diversi. La dimostrazione arriva dai risultati del Global Portfolio Barometer, un’analisi condotta periodicamente in sette paesi diversi da Natixis Investment Managers. Dall’ultima edizione della ricerca, emerge che i portafogli dei consulenti hanno registrato rendimenti in gran parte negativi. Alla base di tali risultati non esaltanti c’è soprattutto il calo dei mercati azionari. Anche in Italia è andata così, benché la perdita registrata dal portafoglio medio costruito dai consulenti sia stata comunque limitata, nell’ordine del 3,2%. Merito del fatto che i nostri connazionali investono poco nel settore azionario, sicuramente meno rispetto ai concittadini europei. Tuttavia, benché la colpa delle cattive performance sia soprattutto delle azioni, è indubbio che anche i fondi multi asset, il cui compito principale è quello di equilibrare il portafoglio e metterlo al riparo dagli alti e bassi delle borse, hanno indubbiamente fallito la loro missione.

I NOSTRI risultati dimostrano che gli investitori devono fare maggiore attenzione quando scelgono un fondo multi-asset, dice ancora Bottillo, assicurandosi che il prodotto selezionato sia in linea con il loro obiettivo d’investimento. Il numero uno italiano di Natixis IM sottolinea che gli investimenti alternativi, come quelli nel settore immobiliare o attraverso prodotti derivati come i managed futures, si sono invece dimostrati più resistenti alla volatilità ma, nel migliore dei casi, hanno contributo marginalmente alla performance.

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