Il settore It traina le assunzioni post lockdown

Indagine condotta da Hunters Group. .

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di Andrea Ropa

Il settore dell’Information Technology traina le assunzioni dopo il lockdown. In tempi di distanziamento sociale, infatti, le aziende non possono fare a meno di avere un’infrastruttura It e una presenza sul web. E per farlo hanno bisogno di professionisti qualificati e preparati. Lo conferma un’indagine condotta da Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale, secondo cui ci sono ottime occasioni per chi si occupa di analisi, integrazione e sviluppo software, project management It, sicurezza informatica e gestione dell’Infrastruttura di sistema.

"Le richieste di professionisti in ambito It – spiega Davide Boati, Executive Director di Hunters – sono aumentate del 15% in queste ultime settimane di emergenza Coronavirus. Si tratta di un settore chiave, indispensabile e strategico per ogni società, di qualunque tipologia e dimensione. Ed è per questo che le aziende cercano di non perdere i talenti migliori e sono disposte a riconoscere benefit e stipendi, anche in ingresso, molto interessanti e più alti rispetto alla media".

Secondo Joelle Gallesi (nella foto), General Manager di Hunters Group, il mercato del lavoro sta manifestando chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. "I nostri clienti – dichiara –stanno iniziando a riprendere le consuete attività e a valutare l’inserimento di risorse in funzioni che ritengono strategiche: Ict, Engineering, Digital e Finance. Anche i candidati, nonostante qualche incertezza iniziale, hanno ricominciato a valutare la possibilità di cambiare lavoro. Naturalmente, e hanno perfettamente ragione, ci chiedono qualche garanzia prima di stravolgere la propria carriera, soprattutto in una situazione particolare come quella attuale. Per questo, affidarsi a un mediatore che gestisca questo delicato processo può essere una buona soluzione perché si ha un partner competente che rappresenta i propri interessi e, aspetto da non sottovalutare, si può entrare in un network che garantisce anche future opportunità".

Cambiare lavoro è più sicuro e semplice con un head hunter. Se un’azienda decide di affidarsi a un mediatore per gestire il processo di selezione, vuol dire che ritiene strategico (e di conseguenza estremamente importante) l’inserimento di nuove risorse e, inoltre, che è una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine su cui decide di investire economicamente. "Non è necessario inviare candidature a pioggia – prosegue Gallesi – È molto più efficace stabilire una relazione con un consulente Hr e, insieme a lui, ragionare sulle prospettive professionali future per poter valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che possano far fare un passo in avanti alla carriera".

Ma quali sono le regole per trovare lavoro con un head hunter? Il primo aspetto, uno dei più importanti, è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri, dal punto di vista professionale, e le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un Hr consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario.

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