Mercoledì 24 Aprile 2024

Il risparmio va reinvestito: serve lo Stato

Bruno

Villois

Gli italiani da sempre sono dei risparmiatori, ancora di più adesso con l’arrivo del Covid -19 e a causa della sfiducia verso il futuro. L’aumento dei depositi fa emergere che una parte rilevante della popolazione dispone di un reddito che gli consente di risparmiare o ancora ha messo mano a risparmi accumulati. Poco o nulla, oltre a quanto abitualmente avviene, si sta invece indirizzando sul risparmio gestito, cioè strumenti finanziari che vengono sovente ritenuti troppo rischiosi come le azioni di Borsa e annessi, mentre oro e preziosi hanno il difetto per poter essere rivenduti in caso di necessità di dover passare attraverso transazioni affidate a soggetti di scarsa trasparenza. In questo momento servirebbe che gli italiani puntassero maggiormente sugli strumenti finanziari regolamentati per dare nutrimento al sistema economico- finanziario. Il Governo, e più in generale la politica, anche in passato ha sempre snobbato l’importanza dei mercati finanziari regolamentati e del ruolo che essi ricoprono per finanziare le imprese e renderle più forti. Sarebbe servita una politica fiscale particolarmente accomodante, indirizzata a favorire chi investe in finanza strutturata, in modo da ridurre il rischio per chi investe, favorendo le aziende quotate e incentivando altre a farlo.

Alla fine del tunnel che percorriamo sarà determinante dare sostegno alle imprese, il supporto degli strumenti finanziari ne sarà uno dei sussidi di particolare importanza. Riuscire a convertire parte dei depositi bancari in investimenti finanziari sarà possibile se il legislatore legifererà in merito, attraendo anche investitori esteri (l’Olanda docet).

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