Per approfondire:
Negli anni Sessanta è stata l’autostrada del Sole l’opera che accorciò l’Italia dando un contributo importante a un unificare il Paese. Sessanta anni dopo tocca all’alta velocità ferroviaria ripetere il miracolo. Entro sei anni risparmieremo, in media, circa il 17% del tempo oggi impiegato per raggiungere le nostre mete. Ma, su alcune tratte, il taglio sarà davvero impressionante. Il ruolo del Pnrr Fra Roma e Reggio Calabria si passerà dalle attuali 5 ore a poco più di 3 e mezzo. Fra Napoli e Bari i tempi saranno praticamente dimezzati: da 3 ore e 40 minuti a 2 ore. Dalla Capitale si raggiungerà Orte con 80 minuti in meno rispetto ad oggi. E ci sarà un risparmio netto di un’ora nei collegamenti fra Genova e Milano o Torino. Netti anche i vantaggi per chi dovrà raggiungere Pescara da Roma: appena 2 ore contro le 3 ore e 20 di oggi. L’ennesimo libro dei sogni nel Paese dei cantieri lumaca? Stavolta la musica potrebbe essere diversa. In gioco ci sono gli oltre 30 miliardi dei fondi messi a disposizione dal Pnrr. Soldi che devono essere spesi, irrevocabilmente, entro i prossimi sei anni. Insomma, c’è da correre. Le opere al Nord Al Nord, entro il 2026, dovranno essere realizzati 180 km di nuove linee ad alta velocità. La nuova tratta fra Brescia-Verona-Vicenza porterà al quadruplicamento dell’attuale struttura, facendo guadagnare 15 minuti fra Milano e Venezia e aumentare il traffico merci. L’intervento a Brescia e sulla linea fino a Verona farà guadagnare altri 10 minuti grazie al quadruplicamento della Verona-Vicenza. Con l’attivazione della fermata dell’alta velocità a Basso Garda, inoltre, aumenterà il livello di servizio dell’importante zona turistica del lago di Garda. Il progetto del Terzo Valico dei Giovi prevede, invece, la realizzazione di 53 km di nuova linea (oltre le interconnessioni), di cui ...
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