
Antonio Piciocchi, Deloitte
La nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate introduce importanti novità sui bonus edilizi. Che cosa cambia concretamente? "La circolare n. 8/E del 19 giugno – risponde Antonio Piciocchi, partner di Deloitte e grande esperto di superbonus – chiarisce gli effetti delle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2025 sulle principali agevolazioni fiscali edilizie: parliamo di detrazioni per ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus e Superbonus. In particolare, sono state riviste le aliquote, le condizioni di accesso e le modalità di fruizione, con una particolare attenzione alle abitazioni principali".
Si è parlato di una forte influenza della normativa europea. È così? "Le modifiche recepiscono quanto previsto dalla Direttiva Ue 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia, che vieta, dal 1° gennaio 2025, l’erogazione di incentivi per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili. L’obiettivo è orientare gli interventi verso soluzioni più sostenibili, come pompe di calore, generatori a biomassa o sistemi ibridi integrati. Nel 2025 continueranno a essere incentivati, nell’ambito dell’Ecobonus e del bonus ristrutturazioni, gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale maggiormente in linea con le esigenze di tutela ambientale. I benefici fiscali si applicano, infatti, ai microcogeneratori (anche se alimentati da combustibili fossili), ai generatori a biomassa, alle pompe di calore ad assorbimento a gas e ai sistemi ibridi che integrano pompa di calore e caldaia a condensazione".
Per i lavori iniziati prima del 2025, cosa succede? "Le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 rientrano ancora nelle vecchie aliquote più favorevoli. Dal 2025, invece, si applicano le nuove percentuali. C’è però un principio di continuità: ad esempio, se nel 2024 un contribuente ha già fruito di una parte della detrazione, può proseguire nel 2025 fino a esaurimento del massimale residuo, applicando le nuove aliquote".
Cosa si intende esattamente per "abitazione principale" che dà diritto ad aliquote più alte? "Si intende quella in cui il contribuente, o i suoi familiari, dimorano abitualmente. Se un immobile è adibito ad abitazione principale solo al termine dei lavori, si ha comunque diritto all’aliquota maggiorata. Questa regola si applica anche ai box pertinenziali e alle parti comuni condominiali, purché riferite a unità adibite ad abitazione principale. Molto atteso il chiarimento sugli immobili condominiali: la maggiorazione, infatti, segue la quota di spese imputata al singolo condomino proprietario, o titolare di diritto reale di godimento dell’unità immobiliare destinata ad abitazione principale. Tali circostanze – aggiunge la circolare – devono essere verificate, come per le singole unità immobiliari, all’inizio dei lavori per quanto riguarda la titolarità dell’immobile, e al termine degli stessi per quanto riguarda la destinazione dell’immobile ad abitazione principale".
E se l’immobile non sarà più abitazione principale in futuro? "Non cambia nulla. Se al momento della spesa o dei lavori i requisiti erano rispettati, la detrazione maggiorata continua a spettare anche negli anni successivi, indipendentemente dall’uso futuro dell’immobile".
Ci sono novità anche sul cosidetto Sisma Acquisti? "L’Agenzia delle Entrate riconosce che, per fruire dell’aliquota maggiorata, l’unità immobiliare oggetto di compravendita deve essere adibita ad abitazione principale del contribuente entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui fruisce per la prima volta della detrazione. Le medesime considerazioni valgono anche per gli interventi di ristrutturazione o restauro e risanamento conservativo di interi fabbricati, previsti dal comma 3 dell’articolo 16-bis del Tuir".
In sintesi, qual sono gli obiettivi del governo? "La direzione è chiara: promuovere interventi edilizi sostenibili, orientati al risparmio energetico e alla sicurezza sismica, ma con attenzione ai bilanci pubblici. Gli incentivi restano, ma in forma più equilibrata, premiando chi investe nella propria casa come abitazione principale e scoraggiando soluzioni inquinanti".