Giovedì 25 Aprile 2024

Il Leone strizza l’occhio all’ecologia Nel piano strategico di Generali addio alle polizze legate al carbone

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MILANO

TRA I GRUPPI che interpretano con convinzione il ruolo di impresa responsabile c’è anche Generali, la prima compagnia di assicurazione italiana e una delle leader in Europa. Un ruolo confermato dai valori espressi nella «Carta degli impegni di sostenibilità», tra i quali quello di creare e condividere principi sostenibili tra i dipendenti, i clienti e i partner, e dall’implementazione della strategia sul clima presentata a febbraio del 2018.

IN QUESTO senso le Generali – con la linea ribadita anche nel nuovo piano strategico al 2021 illustrato agli analisti e alla stampa lo scorso novembre a Milano dal Ceo Philippe Donnet – prevedono di aumentare l’impegno del gruppo verso i settori green e sostenibili e dismettere le attività legate al carbone (per cui l’Italia dovrebbe dire addio alla produzione di energia dal 2025) con un impegno concreto sia sul fronte investimenti sia su quello assicurativo.

PER QUANTO riguarda i settori green e sostenibili, il gruppo – come ha spiegato nell’ultima assemblea di bilancio a Trieste il presidente Gabriele Galateri - è impegnato entro tre anni a centrare l’obiettivo di 4,5 miliardi di euro di investimenti, tra infrastrutture e green bond.

E PUNTA inoltre a una crescita del 7-9% dei premi relativi ai prodotti assicurativi con valore socio-ambientale. In particolare, a proposito del carbone, oltre a non investire in nuovi clienti carboniferi, Generali sta procedendo al disinvestimento dei 2 miliardi di euro di attività legate al carbone in portafoglio.

SUL FRONTE assicurativo, oltre a non aumentare la già minima esposizione verso il comparto, la compagnia del Leone ha deciso anche di non assicurare nessuna nuova costruzione di centrali elettriche e miniere a carbone. I robusti programmi di sostenibilità sono stati riconosciuti, nell’ambito dei mercati finanziari internazionali, dall’inclusione a settembre 2018 (unica compagnia italiana presente) nel Dow Jones Sustainability World Index (DJSI), il più prestigioso indice internazionale che individua le aziende leader in base alle performance di sostenibilità.

«IL RICONOSCIMENTO – aveva commentato Donnet – del nostro impegno in materia di sostenibilità, che il gruppo ha dimostrato con una strategia a lungo termine. Questo risultato rispecchia l’importanza dei valori espressi nella nostra Carta degli Impegni di Sostenibilità e che sono presenti concretamente nella quotidianità del nostro gruppo».

Infine, sul fronte dell’asset management sostenibile, Generali ha recentemente completato l’acquisizione della quota di maggioranza in Sycomore Factory Sas, la società controllante di Sycomore Asset Management SA. Si tratta del player di riferimento per le soluzioni di investimenti sostenibili ESG SRI in Francia.

CON QUESTA operazione, spiegano a Generali, la compagnia del Leone punta ad arricchire la propria offerta con soluzioni di investimento innovative e a rafforzare la propria focalizzazione e le competenze sulla sostenibilità e gli investimenti responsabili per i clienti.

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