Giovedì 18 Aprile 2024

Il lavoro? Va di moda Sfilano 50mila assunzioni

Il settore avrà bisogno di molte figure entro i prossimi tre anni

Migration

di Francesco Moroni

VERONA

«Il settore della moda avrà bisogno di dare vita a 48mila nuove assunzioni entro il 2023, sia per rimpiazzare i pensionamenti previsti, sia per la crescita che il comparto ha registrato». Confindustria Moda – la federazione che riunisce imprese e associazioni del tessile, della moda e dell’accessorio – batte il punto con fermezza: nel mondo del fashion, si aprono occasioni per quasi 50mila volenterosi interessati. Il dato è stato messo in luce la scorsa settimana a Verona, durante il ‘Secondo Mastertech della Moda, dalla formazione al lavoro’, nell’ambito della manifestazione Job&Orienta 2019.

Un incontro nazionale, che ha richiamato nella città degli Scaligefri, all’auditorium della Fiera, oltre 500 giovani delle scuole tecniche e professionali e degli istituti tecnici superiori della moda di tutte le regioni italiane. I quali hanno potuto incontrare simbolicamente «il proprio futuro professionale», cioè le imprese del fashion – rappresentate per l’occasione da una folta delegazione di imprenditori e dai massimi dirigenti delle associazioni di categoria – che rientrano appunto sotto Confindustria Moda. Nel corso dell’evento, la federazione ha così annunciato come, nei prossimi tre anni, si stima un fabbisogno per il settore di 48.000 nuove assunzioni. Di queste, addirittura il 35% saranno per diplomati (in gran parte degli istituti tecnici e professionali) e oltre il 7% per laureati.

Nel dettaglio, i sei profili manageriali più richiesti riguardano il ruolo di: responsabile commerciale e marketing; responsabile IT; responsabile di Produzione, responsabile Risorse umane e responsabile Stile Prodotto. A carattere generale, invece, per il settore Tessile-Abbigliamento e Pellicceria verranno cercate 2mila persone, per Pelletteria-Concia-Calzature 23.100, per Occhialeria 1.900 e per Oreficeria e Gioielleria circa mille unità.

Si va dagli Ingegneri e tecnici di processo ricercati per il comparto del tessile e dell’abbigliamento agli specialisti gestionali e informatici, e ancora: specialisti di prodotto; esperti in chimica, fibre e tessuti; responsabili marketing e commerciali; Retail managers; Brand managers; tecnici di tessitura, di confezione, della nobilitazione e della stampa tessile; modellisti e prototipisti. Il ventaglio di possibilità che si aprono nel mondo del fashion è davvero ampio e variegato.

Per quanto riguarda la pellicceria, le offerte riguardano più che altro le figure di: assortitore di pelli; tagliatore e inchiodatore di pelli; macchinista; modellista; assemblatoremontatore; pulitore specializzato; esperto di marketing; addetto al controllo qualità; addetto alle spedizioni e addetto alla gestione del magazzino. Per la pelletteria particolarmente richiesto sarà invece il ruolo di: progettista Cad; tecnico prototipista; tagliatore; macchinista e montatore a banco.

Per la concia, orecchie ‘drizzate’ per addetti alle macchine e alla conduzione di impianti (rasatori, spaccatori, bottalisti); tecnici della conduzione de controllo degli impianti; coloristi; tecnici con competenze specialistiche trasversali in chimica, fisica e biologia; addetti al controllo qualità; tecnici di laboratorio; analisti e progettisti di Big Data & Analytics e tecnici del controllo ambientale. Poi le calzature (coordinatore di collezione; coordinatore dell’industrializzazione del prodotto; tecnico modellista e di strutture; addetto al taglio, alla giunteria, al montaggio, al finissaggio, al controllo qualità e tecnico per lavorazioni esterne), l’occhialeria (attrezzista di macchine Cnc; congegnatore meccanico; progettista Cad-Cam; prototipista; addetto commerciale estero e relazioni internazionali e al digital marketing) e la gioielleria (orafo da banco; incassatore al microscopio; tecnico addetto alla progettazione 3D; tecnico addetto alla saldatura laser; assemblatore e lustraressa).

Il presidente di Confindustria Moda Claudio Marenzi ha ricordato durante l’evento di Verona l’importanza per l’intero Paese del settore, che nel suo complesso «vale oltre 95 miliardi di fatturato (in massima parte esportato, ndr), con 67mila aziende e oltre 580mila addetti. Anche con il secondo ‘Mastertech della Moda’, si è confermata così l’alleanza tra tutte le associazioni di impresa riunite in Confindustria Moda e le scuole, riunite nella Rete nazionale Tam (per gli istituti tecnici e professionali) e nella Rete ITS Moda (per gli istituti tecnici superiori). Il tutto con la collaborazione del Miur, presente al convegno con il dirigente del dipartimento competente, e delle Regioni, rappresentate per l’occasione dall’assessore del Veneto Elena Donazzan.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro