Benedetta Dalla Rovere
Economia

Il fondatore di LinkedIn a Bologna: "L’IA aiuta a esplorare il mondo"

La Bologna Business School ha festeggiato la ‘Graduation’ con 827 studenti da 56 Paesi, con discorsi del rettore e del presidente del collegio di indirizzo. Reid Hoffman ha ricordato come l'IA sia una tecnologia fondamentale per prendere decisioni e "navigare" nella vita, come i maestri del Rinascimento.

Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn e venture capitalist, a Bologna: "L’IA aiuta a esplorare il mondo"
Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn e venture capitalist, a Bologna: "L’IA aiuta a esplorare il mondo"

Tanti sorrisi, abbracci, fotografie sulla scalinata di San Petronio e il tradizionale lancio dei tocchi. È così che gli 827 studenti arrivati al termine del percorso di studi alla Bologna Business School, hanno festeggiato la ‘Graduation’. In piazza Maggiore i giovani provenienti da 56 Paesi hanno ricevuto il diploma dal magnifico rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, in una cerimonia che ha visto la partecipazione e gli interventi del presidente del collegio di indirizzo, Romano Prodi, del Dean Max Bergami. "Il futuro sarà migliore se sapremo utilizzare nel modo migliore le tecnologie, prima fra tutte l’intelligenza artificiale, ricordandoci sempre di mettere al centro l’essere umano".

Ad offrire il suo ‘Commencement Speech’ ai diplomandi ai master è stato Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn e venture capitalist, che negli ultimi vent’anni è stato alla guida di alcune delle principali colossi tech statunitensi, tra cui OpenAI. "Congratulazioni per i vostri traguardi accademici, ma vi invito già al vostro prossimo corso di studi: voi", ha detto Hofman rivolgendosi a quella che ha definito la ‘Generazione AI’. Proprio l’intelligenza artificiale "rimodellerà la vita di tutti noi – ha aggiunto – e diventerà la tecnologia principale che usiamo per prendere decisioni e ‘navigare’ nella vita: un motore a vapore della mente, un ‘GPS’ cognitivo, uno strumento di orientamento, scoperta e navigazione".

Citando Umberto Eco, Hoffman ha ricordato che "l’intelligenza artificiale come molte altre tecnologie, ci dà più capacità e tempo, entrambi doni inestimabili. Grazie ad essa l’umanità può fare di più di ciò che sa fare meglio: esplorare. Creare strumenti migliori e far progredire il mondo con la bellezza: sono questi due obiettivi che oggi ci poniamo guardando alle tecnologie e che già centinaia di anni fa, proprio qui in Italia, trovarono una risposta nel Rinascimento – ha aggiunto – : ne sono una dimostrazione la Cupola del Brunelleschi e il David di Michelangelo". Oggi, invece, come "i maestri del Rinascimento hanno rimodellato il mondo fisico, noi abbiamo la stessa opportunità con quello delle idee: stiamo già vedendo come l’intelligenza artificiale può potenziare il modo in cui condividiamo le idee o ci esprimiamo". "Gli strumenti – ha concluso – sono nelle vostre mani".