Aumenta il fatturato dell’industria ma scende la fiducia di imprese e consumatori. Non quella verso i Btp: il Tesoro ieri ha collocato 10 miliardi di titoli sebbene con rendimenti in lieve rialzo. Mentre i mercati e il Mef attendono le prossime mosse sui tassi di Fed e Bce dal fronte economico italiano arrivano notizie in chiaroscuro. Quella positiva riguarda il fatturato dell’industria che a giugno, stima l’Istat, è cresciuto sul mese dello 0,4% e dell’1,3% sull’anno riducendo la perdita del secondo trimestre allo 0,6% e consentendo di mantenere nel primo semestre un più 2,8%. A spingere la ripartenza dei ricavi delle imprese è stato il mercato interno con un più 1,8% mensile e 3,2% annuale. Meno positiva la rilevazione Istat sull’indice di fiducia che ad agosto ha registrato un calo contenuto per i consumatori da 106,7 a 106,5 e una diminuzione più accentuata per le imprese da 108,9 a 106,8, livello più basso da novembre.
Il calo allarma i consumatori mentre per Confcommercio è il riflesso di una situazione particolarmente incerta. E dovuta per Confesercenti alla frenata dei consumi per cui quest’anno spariranno 24mila negozi. Resta invece la fiducia degli investitori nei titoli di Stato. Ieri il Tesoro ha collocato infatti 8,5 miliardi di Btp e 1,5 miliardi di Cct indicizzati Ue. Nel dettaglio sono stati assegnati 3,25 miliardi di Btp a 5 anni con un rendimento del 3,79% (+ 5 punti base), 3,75 miliardi di Btp a 10 anni (scadenza 3-2034) con un tasso del 4,24% (più 14 punti), 1,5 miliardi sempre di Btp decennali con scadenza 112033 con un rendimento del 4,20% e infine 1,5 miliardi di Cct a 8 anni con un tasso del 4,62%.
Achille Perego