Martedì 23 Aprile 2024

Il conto corrente? Uno su tre non sa cosa sia

Numeri choc riportati da Altroconsumo

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di Andrea Ropa

Conto corrente come Carneade: chi è costui? E anche strumenti come azioni, obbligazioni o Bitcoin risultano sconosciuti al 30% degli italiani. Il 21%, addirittura, non ha alcuna nozione di educazione finanziaria. Numeri sconfortanti, riportati da Altroconsumo, che spiegano perché tra i nostri connazionali c’è grande diffidenza verso il sistema finanziario e anche una gestione difficile o assente della propria liquidità, in forte aumento negli ultimi anni (depositi +7% dal 2007 al 2019), anche in conseguenza di una maggiore propensione al risparmio dettata dall’emergenza sanitaria in corso (+19% dal 2019).

L’associazione di consumatori sottolinea l’importanza di una maggiore inclusione ed educazione sia finanziaria che digitale, visto che, sebbene sempre più persone utilizzino internet, molte non sono ben formate sia sugli strumenti online che su quelli finanziari. A causa del Covid-19, infatti, gli italiani si stanno avvicinando sempre di più alle tecnologie sotto diversi punti di vista, fra cui la gestione delle proprie finanze. Nei mesi di lockdown della scorsa primavera si è riscontrato un aumento dei pagamenti digitali, del commercio online e dell’utilizzo di strumenti di home banking: il 51% dei clienti ha aumentato l’utilizzo dei canali digitali delle banche, e il 27% continuerà ad utilizzarli. Altroconsumo ha dimostrato la necessità di una maggiore trasparenza e accessibilità ai servizi di banche e finanziarie, online e non, attraverso una mistery shopping (metodo di rilevazione della qualità erogata dei servizi) dalla quale è emerso che sono ancora presenti limiti e mancanze.

La rilevazione mette in luce che durante le visite in filiale, a fronte di una richiesta di prestito, è stata ricevuta un’offerta nell’80% dei casi, mentre nel restante 20% non è stato possibile perché necessari alcuni prerequisiti come essere clienti della banca e avere un conto corrente presso l’istituto da almeno sei mesi. Spesso si riscontra la vendita combinata di conti e polizze vita insieme ai prestiti. Fra le banche che hanno fatto un’offerta, il 96% richiede l’apertura di un conto, nel 53% la sottoscrizione di una polizza vita venduta dallo stesso istituto.

Anche a livello di informativa precontrattuale, nelle filiali ci sono delle carenze, infatti, è stato consegnato il modulo Secci nel 39% dei casi. Per quanto riguarda le procedure online, risulta che i siti di 3 finanziarie su 5 forniscono informazioni complete insieme anche al modulo Secci personalizzato con capitale e durata della richiesta, senza dover indicare dati personali. Questo succede solo in 2 siti di banche su 15 analizzati.

Inoltre, è possibile sottoscrivere il contratto totalmente online, anche se non si è clienti, in tutti i siti delle finanziarie e in 1 delle banche. Sette siti di banche su 15 lo permettono previa apertura di un conto corrente con home banking.

"È di cruciale importanza offrire alle persone la possibilità di accedere ai servizi finanziari online, incrementando il livello di educazione sia digitale che finanziaria – afferma Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo – Parallelamente è fondamentale che le piattaforme e i servizi, insieme ai consulenti finanziari, forniscano a utenti e clienti informazioni comprensibili, trasparenti e affidabili affinché compiano le proprie scelte con consapevolezza".

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