Sabato 14 Giugno 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Il calo dei mutui rilancia il mercato immobiliare

Dopo la contrazione del 2023 il mercato immobiliare riparte. Il 2024 ha visto crescere gli scambi del settore con le...

Antonio Patuelli, presidente dell’Abi

Antonio Patuelli, presidente dell’Abi

Dopo la contrazione del 2023 il mercato immobiliare riparte. Il 2024 ha visto crescere gli scambi del settore con le compravendite che sfiorano quota 720mila (719.578). Si tratta di un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente, per un valore stimato di circa 114 miliardi di euro pari a oltre 2,5 miliardi di euro in più rispetto al 2023 (+2,3%). È quanto emerge nell’ultimo Rapporto Immobiliare Residenziale, realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi, guidata da Antonio Patuelli. Sembra quindi ripresa la tendenza positiva dei volumi in atto dal 2014, interrotta solo dalla contrazione del 2023 e dal forte calo del 2020 (-7,7%), indotto dalla crisi pandemica. A favorire il ritorno al mattone è soprattutto il calo dei tassi di interesse che si è riverberato sul calo dei mutui ipotecari permettendo a più famiglie di poter accedere a questo strumento.

Secondo il report, lo scorso anno Il tasso medio iniziale applicato alle erogazioni per acquisto di abitazioni è diminuito, rispetto al 2023, di 0,69 punti percentuali portandosi al 3,6%. A fronte di circa 720.000 compravendite, oltre 283mila acquisti di abitazioni sono stati effettuati ricorrendo a un mutuo ipotecario (registrando un aumento del 4,6% rispetto al 2023). Mentre a fronte di un fatturato annuale del settore di circa 114 miliardi, il capitale complessivo finanziato dalle banche per l’acquisto di abitazioni ammonta a oltre 38 miliardi di euro, circa 3 miliardi in più rispetto al 2023 (+8,1%). Grazie a queste premesse "le condizioni di accesso all’acquisto di un’abitazione continuano a migliorare. L’indice housing affordability"risulta positivo e su valori elevati sia a livello nazionale sia nelle singole regioni. Dopo l’indebolimento registrato nel corso del biennio 2022-2023 connesso al rialzo dei tassi da parte della Bce, è tornato a migliorare, raggiungendo il valore del 12,7%, si legge nel rapporto.

La durata media di un mutuo rimane sostanzialmente stabile a 25,3 anni e risulta analoga tra le aree del Paese, mentre la rata media si attesta intorno ai 677 euro mensili. "I tassi di mercato – ossrva Patuelli – stanno anticipando una nuova riduzione dei tassi Bce. L’Euribor, tra gli indicatori più utilizzati, è già più basso dei due tassi Bce in questi ultimi giorni. Qualcosa significa".

Alberto Levi