Venerdì 19 Aprile 2024

Il boom della Barbie spinge i conti di Mattel

Trimestre record per il colosso Usa dei giocattoli, dimezzate le perdite da Covid. Le vendite della bambola aumentate del 29%

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di Elena Comelli

Barbie fa boom e malgrado la pandemia regala un trimestre da record alla casa madre Mattel. L’eterna ragazza ha approfittato proprio della crescita della domanda da parte di bambini e bambine bloccati a casa con le scuole chiuse. Per questo motivo, Mattel ha annunciato un aumento a sorpresa delle vendite e prevede una crescita ancora più significativa nei prossimi mesi. Numeri alla mano, le vendite globali di Barbie sono aumentate del 29% nel primo trimestre dell’anno e nel solo Nord America sono più che raddoppiate.

Ma il successo della casa madre non dipende solo dalla bambola bionda, che negli ultimi anni è stata resa più inclusiva con diversi toni di pelle, per coinvolgere una clientela sempre più diversificata. I genitori disperati hanno comprato di tutto, dalle bambole American Girl alle auto Hot Wheels, dai pupazzetti di Jurassic World alle costruzioni Mega, fino alle carte Uno. In complesso, le vendite del produttore Usa di giochi nel primo trimestre sono aumentate del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, arrivando a 874 milioni di dollari (contro i 594 milioni dell’anno scorso), ben oltre le attese degli analisti.

La perdita netta del gruppo è stata di 115 milioni da un rosso di 211 milioni un anno prima. Un risultato festeggiato a Wall Street con un balzo del titolo del 7%. E la crescita non si ferma qui. "Non abbiamo solo cavalcato l’onda", ha detto Ynon Kreiz, amministratore delegato del colosso del giocattolo, aggiungendo che anche il secondo trimestre è partito alla grande, nonostante gli effetti dell’inflazione su alcuni materiali e sul traffico marittimo merci.

Mattel si è imbarcata in un programma di taglio dei costi durante la pandemia, per migliorare la redditività. Ora prevede una crescita dei ricavi tra il 6 e l’8 per cento a cambi costanti quest’anno. Vero è che i produttori di giocattoli hanno approfittato della corsa all’intrattenimento casalingo. Il 52% dei genitori americani a Natale 2020 ha speso di più in regali, soprattutto in giochi, rispetto al Natale precedente, secondo una ricerca della Toy Association. A Natale scorso Mattel ha registrato i ricavi migliori degli ultimi quattro anni. E la domanda non è diminuita nel primo trimestre, anche con la riapertura dei luoghi di socializzazione. Le vendite di bambole, pupazzi, giochi da tavolo e costruzioni sono aumentate del 69% su base annua e perfino i ricavi dai giochi per neonati sono cresciuti del 31%.

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