Roma, 18 settembre 2024 – Non ha alcun costo supplementare per il contribuente, eppure il totale nel 2023 è stato solo del 41% di quanti avevano presentato la dichiarazione dei redditi. Si tratta del 5x1000, una forma di finanziamento delle organizzazioni non profit, delle Università e degli Istituti di ricerca scientifica e sanitaria. Rispetto alle donazioni, come detto, non vi sono maggiori oneri per i contribuenti, in quanto viene destinata direttamente una quota dell'Irpef all'organizzazione prescelta, con l'indicazione del codice fiscale in sede di dichiarazione dei redditi. In linea teorica, per lo Stato è invece un costo, in quanto limita una parte dell'Irpef all'uso scelto dal contribuente, e non alla destinazione che lo Stato poteva scegliere in base ai propri criteri. Ciò nonostante, sono ancora moltissimi gli italiani che non lo donano.
Nel 2023 oltre 730mila firme in più
Le tante campagne pubblicitarie, e quindi una maggiore conoscenza di questo strumento hanno portato a raccogliere ben 730.682 firme in più nel 2023, come indicato dall'Agenzia delle Entrate, con le preferenze ripartite fra gli oltre 80mila diversi enti disponibili. Il totale raccolto lo scorso anno è stato di 525 milioni di euro, nonostante l'errore di alcuni enti scelti dagli italiani ma che in realtà erano stati esclusi per inadempienze o perché non in linea con le necessarie caratteristiche che dovevano avere, per poter usufruire del Cinque per Mille. In particolare, erano state 413mila le preferenze “sbagliate”. Dal 2006 al 2023, nel periodo fino ad oggi preso in esame, sono già oltre 8 milioni di euro i soldi destinati dai contribuenti. Rispetto all'anno precedente, 731mila firme in più rappresentano una importante crescita, che permette di superare la quota del 41% del totale delle dichiarazioni, ma senza dubbio si tratta di un dato ancora migliorabile nelle prossime annate.
Gli enti preferiti dagli italiani?
Gli enti preferiti dagli italiani vedono al primo posto quelli del Terzo settore e le onlus, seguiti dalla ricerca sanitaria e da quella scientifica, quindi dalle associazioni sportive e dilettantistiche. Non sono esattamente la prima scelta i comuni e i beni culturali e paesaggistici, comunque più selezionati rispetto alle aree protette. Vi sono moltissimi enti che hanno chiuso a 0 la raccolta, sia perché poco noti, sia perché privi di alcun tipo di campagna pubblicitaria. Al primo posto nella raccolta nel 2023 troviamo la Fondazione Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, scelta nel 2023 da 1,6 milioni di italiani, con una raccolta complessiva pari a circa 70 milioni di euro.