
L'inaugurazione di Fivi a Bologna (FotoSchicchi)
Roma, 25 novembre 2023 – Il nettare di Dioniso si conferma, ancora una volta, protagonista assoluto. Saranno infatti ben 985, provenienti da tutte le regioni italiane, i vignaioli che accoglieranno il pubblico al Mercato dei Vini dei Vignaioli indipendenti Fivi, che quest’anno festeggerà la sua dodicesima edizione nei padiglioni di BolognaFiere, da sabato 25 a lunedì 27 novembre. Spazi diversi sì, ma animati dalla stessa filosofia: l’evento infatti si conferma, ancora oggi, un importante momento di incontro tra produttori, pubblico e operatori.
Saranno oltre 8.000 i vini in assaggio, che il pubblico potrà acquistare e trasportare fino al parcheggio multipiano Michelino con gli iconici carrelli Fivi oppure farsi recapitare direttamente a casa grazie a un pratico servizio di spedizioni.
A fare del Mercato dei Vini Fivi un evento unico in Italia contribuisce anche il suo programma, che proporrà quattro masterclass dedicate ad altrettanti importanti vitigni autoctoni, vere e proprie eccellenze dell’enologia italiana: Fiano di Avellino, Lambrusco, Pigato e Aglianico del Vulture.
E molte altre attività ancora.
Nata nel 2008, la Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - è un’organizzazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione del prodotto finale. A oggi si contano oltre 1600 vignaioli associati alla Fivi, provenienti da tutte le regioni italiane.
Chi è il vignaiolo indipendente?
Il Vignaiolo Indipendente coltiva le sue vigne, vinifica la sua uva, imbottiglia il suo vino e cura personalmente la vendita dello stesso, sotto la propria responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta. Impegnati quotidianamente in un processo che segue tutta la filiera di produzione, i Vignaioli operano costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.
Vignaioli associati Fivi: regione per regione
Lente di ingrandimento alla mano, nel nord d’Italia la Fivi conta 1017 associati (60,8%): 193 in Trentino Alto Adige, 215 in Veneto, 59 nel Friuli Venezia Giulia, 92 in Emilia-Romagna, 142 in Lombardia, 283 in Piemonte, 13 in Valle d’Aosta e 20 in Liguria. Sono 433 (25,9) nel centro Italia: precisamente 44 nel Lazio, 88 nelle Marche, 3 in Molise, ben 231 in Toscana, 34 in Umbria e 33 in Abruzzo. Infine, nel Sud Italia se ne contano 222 (13,3%): 8 in Basilicata, 45 in Calabria, 65 in Campania, 37 in Puglia, 25 in Sardegna, 42 in Sicilia.
In totale, quindi, si contano 1672 vignaioli associati, per un totale di oltre 15mila ettari di vigneto e per una media di 9,2 ettari vitati per azienda agricola. Oltre 80, invece, i milioni di bottiglie commercializzate, mentre il fatturato totale supera gli 800 milioni di euro, per un valore in termini di export di 350 milioni di euro. I 15mila ettari di vigneto sono condotti al 50% in regime biologico/biodinamico.