I magnifici tre della Start Cup in edizione virtuale

Rappresenteranno l’Emilia al Premio Nazionale Innovazione

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BOLOGNA

Un dispositivo per la manutenzione predittiva dei macchinari, un nuovo materiale resistente a temperature estremamente alte rivolto al mercato aerospaziale e un videocardiografo in grado di valutare la funzionalità meccanica del cuore in sala operatoria. Sono Real Time OCM, K3RX e JEM Tech sono le tre startup che conquistano il podio della Start Cup 2020. Si sono aggiudicati contributi da 10.000, 6.000 e 4.000 euro durante l’evento finale in cui i 10 team hanno presentato in forma virtuale le loro idee a una giuria di esperti e investitori.

Il team vincitore è composto da Marco Cozzolino, Denise Pezzuoli e Leonardo Mattioli, amici dal tempo del liceo, poi laurea magistrale in Fisica all’Università di Parma e dottorato di ricerca in Fisica all’Università di Genova e all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova per Marco e Denise, mentre Leonardo, si è laureato in Automotive Engineering al Politecnico di Torino e da sei anni lavora in Inghilterra nel settore automobilistico e dei motori. Real-Time OCM è un dispositivo integrabile e controllabile da remoto per l’analisi di lubrificanti in-situ e real-time per la manutenzione di macchinari.

Secondo classificato il progetto K3RX Ceramics Extraordinary: si tratta di un nuovo materiale resistente a temperature estremamente alte da impiegare nel mercato aerospaziale, realizzato da un gruppo di ricercatori del CNR di Faenza.

Terzo posto per J.E.M. Tech, un’innovativa tecnologia di imaging cardiaco per la valutazione della funzionalità meccanica del cuore in sala operatoria, sviluppata da un team delle Università di Parma e Verona. La giuria ha selezionato altri due progetti che concorreranno al PNI - Premio Nazionale per l’Innovazione in programma all’Università di Bologna dal 30 novembre al 4 dicembre. Si tratta di ZENIT Smart Polycrystals, il progetto di un team composto da ricercatori di Faenza per la realizzazione di materiali innovativi per sorgenti laser più efficienti, e di AgroMateriae, una startup dell’Università di Modena e Reggio che si occupa della trasformazione in larga scala degli scarti agro-industriali in nuovi prodotti per l’industria della plastica.

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