Sabato 20 Aprile 2024

I bond di World Bank e Bei Rating con la tripla A Ma chi vuole interessi alti alla fine deve rischiare

Migration

SONO obbligazioni affidabili quanto un titolo di stato. Anzi, a ben guardare sono più affidabili perché hanno un rating tripla A, mentre alcuni paesi sovrani come l’Italia si devono accontentare purtroppo di una tripla B. Stiamo parlando dei bond emessi dai grandi organismi sovranazionali come la Banca Mondiale (World Bank) o la Banca Europea degli investimenti (Bei), che sono istituzioni finanziarie partecipate dai maggiori stati e che quindi difficilmente potranno fallire. Sia la Bei che la World Bank sono molto prolifiche nel collocare obbligazioni sul mercato, acquistabili anche dai piccoli risparmiatori privati che vanno a caccia di alternative ai Buoni del Tesoro o che vogliono diversificare il proprio portafoglio investito in titoli a reddito fisso.

MOLTE obbligazioni emesse dagli organismi sovranazionali sono negoziabili facilmente anche sul mercato italiano, dove esistono due importanti listini dedicati alla compravendita di bond. Si tratta dell’EuroMot e dell’EuroTlx che fanno entrambi capo alla galassia di Borsa Italiana. In particolare, la Banca Europea degli investimenti ha emesso molte obbligazioni in valuta estera, in dollari statunitensi, australiani e canadesi ma anche in monete un po’ più «ballerine» come la lira turca o il peso messicano. Chi sceglie i titoli della Bei emessi in queste divise estere può incassare interessi davvero corposi. Le obbligazioni in lire turche arrivano a rendere oltre il 15% mentre quelle in peso messicani offrono interessi attorno al 7-8%. Ma un’avvertenza è d’obbligo: come tutti i titoli che rendono molto, sono anche rischiosi. La banca che li ha emessi è infatti solida e affidabile ma l’investitore rischia di perdere soldi nel caso in cui la valuta sottostante dovesse deprezzarsi molto.

CHI VUOLE invece andare sul sicuro e preferisce le obbligazioni della Bei o della Banca Mondiale denominate in euro deve accontentarsi di interessi assai magri, come del resto chi acquista i titoli di stato del Vecchio Continente. Anche molti bond in euro emessi dagli organismi sovranazionali, al pari dei Bund tedeschi, hanno infatti rendimenti negativi: chi investe il proprio capitale in queste emissioni subisce cioè una piccola perdita, piuttosto che incassare un guadagno.

PER chi cerca titoli un po’ più sofisticati, nel dicembre scorso la Banca Mondiale ha collocato invece sul mercato italiano un’obbligazione strutturata con scadenza quinquennale, che garantisce un rendimento lordo fisso del 4% (3,5% netto) nei primi 12 mesi. Dal secondo anno in poi, l’investitore può incassare ancora in rendimento di 4 punti percentuali ogni 12 mesi ma solo se si verifica una condizione: l’indice Solactive Human Capital World, che raggruppa le azioni di società attente ai diritti dei lavoratori e alla responsabilità sociale, in ciascun anno deve avere un valore superiore a quello registrato nella data di emissione del bond.

Andrea Telara

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro