Lunedì 23 Giugno 2025
FRANCESCO MORONI
Economia

I bambini e le verdure: "Invogliateli con l’affetto"

Le esperte di disturbi alimentari e dietologia: devono familiarizzare coi cibi "Coltivate i pomodorini sui balconi, sarà più facile farglieli mangiare".

Il panel sull’alimentazione dei bambini con le esperte Laura Morisi (dietologia) Antonia Parmeggiani (disturbi alimentari)

Il panel sull’alimentazione dei bambini con le esperte Laura Morisi (dietologia) Antonia Parmeggiani (disturbi alimentari)

Mangiare bene per crescere bene. Non solo un paradigma da osservare a casa, con i propri figli, ma un mantra ancora più importante in un mondo che va veloce e dedica sempre meno tempo alla convivialità e al piacere della tavola. La professoressa Antonia Parmeggiani, associata di Neuropsichiatria infantile dell’Università di Bologna e responsabile del Centro regionale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in età evolutiva dell’Istituto di Scienze neurologiche, e la dottoressa Laura Morisi, dietologa e coordinatrice dell’UA Dietetica dell’Ausl bolognese, parlano come se si rivolgessero a una mamma o a un papà che chiede consigli e, allo stesso tempo, come parlerebbe un medico al proprio paziente. La volontà, però, non è quella di "arrivare a parlare delle patologie", come ricorda Parmeggiani, perché l’incontro nella serra di piazza Minghetti (a Bologna), nell’ambito di ‘Agrofutura’, vuole piuttosto fornire una serie di pratiche da replicare o da evitare e far capire come, parallelamente all’alimentazione, siano fondamentali famiglia e contesto.

Morisi sfoggia in mano il ‘nutripiatto’, o ‘piatto sano’, cioè una guida su come dovrebbe essere bilanciata la dieta per i più piccoli. "I genitori hanno molti dubbi e spesso cercano tante cose tra gli scaffali per dare loro da mangiare – racconta lei –: questo strumento rappresenta graficamente e in maniera molto semplice quello che devono mangiare i nostri figli. Ed è importante non solo l’alimento, la materia biologica, ma anche il lavoro che c’è dietro per prepararlo e l’affetto. I bambini sono in crescita e quindi necessitano di qualcuno che dia loro ciò di cui hanno bisogno". Per la dietologa nell’alimentazione dei piccoli deve esserci "un po’ di tutto" e la parola chiave è "equilibrio". Verdura, frutta, pesce, legumi e fonti proteiche, anche "carne rossa e carboidrati", che non vanno "demonizzati". A essere importante, soprattutto, è una quantità calibrata. Per la nutrizionista è utile coinvolgere i bimbi anche nelle esperienze al di fuori dei pasti in sé, per aiutarli a prendere confidenza con il cibo, ad esempio con "i pomodorini coltivati sul balcone, che creano curiosità e facilitano l’approccio quando alla fine si ritrova qualcosa nel piatto".

Per Parmeggiani, poi, "mangiare e dormire rappresentano due momenti assolutamente necessari per la vita": "Si comincia appena si nasce e, quando una mamma allatta il proprio figlio, non è solo un momento di nutrizione, ma di relazione – puntualizza la neuropsichiatra –: questa relazione si protrae avanti. Ci sono allora delle buone abitudini, le stesse che prevengono le patologie: mangiare tutti assieme, dedicare tempo al pasto e non appena 15 minuti, parlare. Le problematiche alimentari possono nascere fin da subito, così come svilupparsi in età adolescenziale, e il corpo è un veicolo di esperienza, non un contenitore: bisogna quindi cercare di vivere in maniera serena tutti i momenti legati al pasto".