Martedì 16 Aprile 2024

Gruppo Gabel vince la sfida della sostenibilità «E ora puntiamo ai mercati dell’Oriente»

Sostenibilità. È il mantra di tutte le aziende in questo periodo storico, ma solo poche possono dire di essere veramente ‘green’ nei processi produttivi e socialmente responsabili. Oggi anche Gabel, gruppo con radici che affondano in un territorio, quello comasco, da sempre culla della creatività tessile, può fregiarsi di far parte di questo ristretto club grazie a STeP by Oeko-tex (Sustainable Textile Production), la certificazione ambientale per stabilimenti tessili ecologici. Un traguardo prestigioso che rappresenta un fiore all’occhiello per il Made in Italy e una mosca bianca nel nostro panorama industriale. La certificazione STeP, infatti, non riguarda solo la sostenibilità ambientale, il risparmio delle materie prime e delle risorse economiche, ma comprende anche il concetto di responsabilità sociale, dei diritti umani e del lavoro, oltre alla razionalizzazione dei processi di creazione, ideazione e produzione.

Una mosca bianca anche perché qualche anno fa il Gruppo Gabel fece la scelta coraggiosa – e a quei tempi controcorrente – di non spostare la produzione all’estero e di controllare direttamente tutte le fasi della filiera, per raggiungere gli standard qualitativi elevati del Made in Italy: nello stabilimento di Rovellasca in provincia di Como, dove si trovano la stamperia e la tintoria, e a Buglio in Monte, in cui si svolge la tessitura. «Il cliente di oggi – racconta il presidente e ad di Gruppo Gabel Michele Moltrasio – è informato e interessato all’ambiente, disposto a preferire un’azienda impegnata nella sua salvaguardia. E noi intendiamo procedere in questo senso, con responsabilità. Inoltre, senza la tracciabilità data dal controllo diretto della filiera produttiva, è impossibile parlare di sostenibilità».

Gabel si distingue nel panorama competitivo europeo per la capacità di realizzare tutta la gamma di prodotti di biancheria per la casa rigorosamente Made in Italy. Attraverso i marchi Gabel1957, Somma1867, Vallesusa e Pretti offre un’ampia offerta, diversificata per posizionamento, stile e clientela. Il filo conduttore è l’attenzione costante alla qualità – in tutte le fasi, dall’ideazione alla produzione, fino al post vendita – e all’ambiente. Tutti gli impianti produttivi del Gruppo, infatti utilizzano esclusivamente energia da fonti rinnovabili e soprattutto hanno un sistema avanzato di riciclo delle acque che consente di tutelare l’ambiente. Allo stesso modo, le altre strutture del Gruppo (compresi tutti i negozi di proprietà) utilizzano energia verde certificata, proveniente da fonti rinnovabili.

A proposito di punti vendita, nel 2020 è prevista l’apertura di un flagship store in centro a Milano che racchiuderà Gabel1957 e Somma1867 mantenendo distinte le caratteristiche di ciascun brand. «L’esigenza – spiega Moltrasio – è quella di trovare un punto di contatto che rappresenti il posizionamento dei due principali brand del Gruppo sia verso il cliente finale sia verso eventuali nuovi partner commerciali, soprattutto stranieri. Pensiamo a questo luogo non solo come a uno spazio di vendita ma anche come uno showroom dove poter invitare i nostri migliori clienti, offrire servizi bespoke sartoriali e organizzare eventi. Questo flagship store dovrà quindi riassumere i concetti di stile ed eccellenza italiana, attraverso un nuovo concept che verrà affidato ad esperti professionisti che sapranno far risaltare e presentare i nostri prodotti in una forma nuova e inedita».

L’espansione verso l’estero rappresenta uno degli obiettivi principali dell’azienda e si concentrerà su tre aree: Stati Uniti e Canada, Estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea, Hong Kong, Singapore, Taiwan), la penisola arabica e il Medio Oriente. Con il marchio Gabel1957 il Gruppo è presente con un negozio monomarca in franchising a Muscat, in Oman, e 115 corner in Giappone all’interno dei principali department stores del gruppo Aeon. Con il marchio Somma1867, invece, il Gruppo è presente in Cina con 5 corner, a Taiwan con 4, in Corea con 6 e a Londra. Tutti all’interno dei più prestigiosi department store. «Inoltre – conclude Moltrasio – prosegue il progetto con Aeon Group, la multinazionale giapponese con la quale abbiamo inaugurato 140 corner allestiti totalmente con biancheria Gabel».

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