Martedì 23 Aprile 2024

Gli statali saranno reclutati anche su Linkedin

La Pa potrà pubblicare offerte di lavoro sul social dei professionisti. Il ministro Brunetta: "Siamo pronti"

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Il portale della pubblica amministrazione per il reclutamento ‘InPa’ "è pronto a debuttare a livello operativo". Lo ha detto il ministro della Pa, Renato Brunetta (in foto), dopo l’incontro a Palazzo Vidoni con i manager di Linkedin Italia, Germano Buttazzo e Stefania Romeo, che allargherà la platea del portale ai 15 milioni di iscritti al social. Fu proprio il ministro a raccontare il progetto di InPa al Senato, spiegando che il dipartimento stava "realizzando un portale di collegamento come Linkedin", e che si era al lavoro per definire "un protocollo di intesa con gli ordini professionali per avere una collaborazione e trasfusione dei curricula per averli a disposizione". Quel progetto ora ha aggiunto un nuovo tassello, proprio grazie a Linkedin.

Il social dei professionisti, acquistato da Microsoft nel 2016 per 26,2 miliardi di dollari, ha trovato un accordo con il dipartimento della Funzione pubblica che consentirà agli utenti italiani di ricevere delle notifiche sul proprio profilo personale quando le loro competenze combaceranno con quelle richieste dal portale di reclutamento della pubblica amministrazione. Al momento, oltre agli utenti di LinkedIn, Funzione pubblica può attingere a un bacino di 2 milioni di professionisti, iscritti agli ordini professionali e non, già migrati nei sistemi di ‘InPa’. A questi si sommano gli iscritti ‘spontanei’ del portale, di cui si attende il calcolo del numero preciso.

Nei giorni scorsi, il portale aveva stretto una serie di accordi con il Consiglio nazionale forense, Colap (Coordinamento libere associazioni professionali) e Sidri (Società italiana del dottorato di ricerca) per allargare la propria rete. Un’intesa che ha allargato il database a circa 747mila persone.

red. eco.