Martedì 23 Aprile 2024

Gli italiani più sicuri con le polizze Premi assicurativi in crescita Un tesoro che sfiora i 140 miliardi

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MILANO

OGNI anno raccolgono quasi 140 miliardi di euro tra i consumatori e i risparmiatori italiani, detengono circa il 15% del nostro debito pubblico e danno lavoro più o meno a 300mila persone in tutta la Penisola, tra dipendenti, agenti e collaboratori. Ecco i numeri delle compagnie assicurative italiane che rappresentano ancora uno degli assi portanti della nostra economia. Secondo le stime dell’Ania (l’associazione nazionale di categoria delle imprese assicuratrici presieduta da Maria Bianca Farina), il settore delle polizze gode ancora di discreta salute. I premi assicurativi raccolti nel corso del 2019 nel nostro Paese sono in crescita del 2,6% rispetto al 2018, nonostante l’economia nazionale proceda al rallentatore.

TUTTAVIA, come sanno bene gli addetti ai lavori, non va dimenticato che il comparto assicurativo non è un corpo unico ma si divide sostanzialmente in due mondi, in cui gravitano due generi diversi di polizze. Il primo è il ramo Vita, composto per lo più dalle polizze sottoscritte dalle famiglie con finalità d’investimento, cioè lo scopo di crearsi un gruzzoletto e farlo fruttare nel tempo. Gli assicurati che acquistano le polizze vita versano una somma di denaro (premio) che viene poi investita in fondi composti in gran parte da titoli di stato o da altri strumenti finanziari. A una determinata scadenza, gli assicurati possono riscattare i soldi versati e gli eventuali rendimenti maturati.

SEMPRE secondo le stime dell’Ania, i premi versati nelle polizze sulla vita nel 2019 raggiungeranno a fine anno i 104 miliardi di euro, con una crescita del 2,5% rispetto al 2018. Molto più modesta, seppur in aumento, sarà invece la raccolta messa a segno quest’anno dall’altro settore che compone il mondo assicurativo. Stiamo parlando del ramo Danni, in cui rientrano tutte le polizze che proteggono contro i rischi più comuni della vita quotidiana: gli infortuni, le malattie, gli incidenti stradali, le calamità naturali, gli incendi, i furti o le cause per responsabilità civile.

L’ASSICURATO che acquista le polizze danni versa una somma di denaro (premio) e in cambio la compagnia si impegna a erogare un indennizzo al cliente se, e solo se si verifica il sinistro, cioè l’evento rischioso coperto dalla polizza. In caso contrario, il premio resta alla compagnia senza accumularsi in un capitale, come avviene invece per le polizze vita. Alla fine del 2019, i premi versati nel ramo Danni nell’arco di 12 mesi dovrebbero superare i 34 miliardi di euro, con un incremento di circa il 3% rispetto all’anno precedente.

NON VA dimenticato, tuttavia, che più di un terzo del ramo Danni, per un totale di oltre 13 miliardi di euro di premi, è composto dalle polizze Rc Auto, quelle che proteggono dal rischio di incidenti stradali. Si tratta notoriamente di contratti che devono essere sottoscritti obbligatoriamente per legge da chiunque sia proprietario di un veicolo a motore. Tutte le altre polizze del ramo danni raccolgono invece un totale di circa 20 miliardi euro, corrispondenti a poco più dell’1% del pil nazionale.

LE COPERTURE più diffuse sono quelle contro gli infortuni, i cui premi versati valgono ogni anno circa 3,3 miliardi di euro. Leggermente inferiore è invece l’ammontare dei premi versati dagli italiani nei contratti assicurativi che proteggono dalle malattie (3 miliardi di euro), dagli incendi (2,5 miliardi) e dalle cause di responsabilità civile (3,1 miliardi).

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