
Pogacar in maglia Rosa taglia il traguardo di una tappa del Giro d'Italia
Milano, 8 maggio 2025 – L’edizione numero 108 del Giro d’Italia è ormai ai nastri di partenza: il 9 maggio, infatti, si correrà la prima delle tre tappe in terra albanese, la Durazzo-Tirana (160 km). È la prima volta che l’Albania ospita la cosiddetta ‘Grande partenza’ della corsa rosa: il fermento è grande, sull’altra sponda dell’Adriatico, per i 700 milioni di spettatori in 200 Paesi che, secondo le stime di Rcs MediaGroup, guarderanno l’evento in tv, grazie alla copertura garantita dai media internazionali. La diffusione capillare è solo l’ulteriore conferma del valore globale del Giro d’Italia, manifestazione sportiva che – al pari di iniziative come l’Olimpiade invernale Milano Cortina 2026 e la ‘Grand Depart’ italiana del Tour de France 2024 – ha un impatto positivo notevole sulle economie dei territori e, di conseguenza, su quella del Paese.
Lo studio di Banca Ifis
Nel 2023, Banca Ifis ha realizzato il primo – e finora unico – studio scientifico che stima l’impatto economico del Giro d’Italia e individua comportamenti, attitudini e identikit degli spettatori e dei turisti sui territori interessati dalle varie tappe. L’edizione 2023 del Giro ha generato un valore pari a 2 miliardi di euro, dimostrando la sua forza attrattiva e producendo valore economico per i territori che lo hanno accolto. La corsa rosa ha, in effetti, un’elevata attrattività: l’edizione 2023 ha accolto dal vivo 2,1 milioni di spettatori, per un totale di 5 milioni di presenze. Il potere attrattivo dei paesaggi italiani, unito al fascino della manifestazione, è un autentico
v olano per il turismo: 1,8 milioni di spettatori hanno seguito il Giro tramite i media e intendono visitare i luoghi che li hanno affascinati.Il profilo dell’appassionato-tipo
Conoscere il profilo dell’appassionato e le attività che sceglie di svolgere quando visita una tappa ‘dal vivo’ è strategica per programmare un’offerta di servizi turistici adeguata. In primo luogo, il Giro può fare affidamento su uno zoccolo duro di appassionati: il 59% di chi l’ha seguito dal vivo nell’edizione 2023 lo aveva già fatto in passato ma, al contempo, il Giro ha una sua capacità di rinnovamento, considerando che, per il 41% degli spettatori, quella del 2023 è stata la prima edizione vissuta sul territorio. L’appassionato della corsa rosa cerca di viverla il più a lungo possibile: il 27% dei partecipanti si concede un vero e proprio tour, con una media di 6 tappe seguite pro capite. Ci si trova di fronte a un viaggiatore che ha una molteplicità di interessi, svolge attività e cerca esperienze differenti, sulle quali primeggiano quelle di natura culturale e di svago. La percentuale di spettatori che pratica attività cresce anche in base alla disponibilità di esperienze che le tappe sanno offrire: se la media, tra i vari cluster di tappa, di chi fa attività extra rispetto alla manifestazione, è del 21%, questa sale addirittura al 39% nelle tappe cosiddette “iconiche”. L’analisi delle preferenze e delle scelte di acquisto degli spettatori e dei turisti nel territorio del Giro 2023 è stata una prima conferma del modello economico del ‘turismo esperienziale’, sviluppato da Banca Ifis in occasione del 30esimo anniversario di Federturismo Confindustria.
L’altro giro: storie di filiera
Vi è infine un “altro Giro”, che non si corre tra le strade e non si declina nell’offerta turistica, ma è rappresentato dalla filiera di produttori di bici e componentistica italiana. Una filiera d’eccellenza che sa fare scuola nel mondo: il 77% dei team che ha preso parte all’ultima edizione dell’evento ha scelto biciclette o componentistica ‘made in Italy’. Quella nostrana è infatti una tradizione di valore che conquista sia i Paesi storicamente legati alle due ruote, come Francia, Olanda, Belgio, sia Paesi “nuovi” alle corse ciclistiche, come il Kazakistan e gli Emirati Arabi: la qualità produttiva italiana è ampiamente riconosciuta nel mondo. Lo studio evidenzia che il fatturato delle imprese produttrici e fornitrici delle squadre che hanno partecipato al Giro 2023 è cresciuto del 71% nel 2022. Nello stesso periodo, l’utile ha registrato un incremento del 52%. Questi numeri dimostrano come produrre biciclette da corsa e relativi componenti sia un potente volano di crescita, grazie all’elevato posizionamento di mercato. Lombardia e Veneto si contendono il primato nella produzione di mezzi e componenti adottati dagli agonisti nella kermesse 2023.