Mercoledì 24 Aprile 2024

Auto elettriche, il mercato cresce: ecco dove sono le prime gigafactory in Italia

I grandi gruppi, da Iveco a Stellantis, investono in nuovi stabilimenti e centri di ricerca per la produzione di batterie elettriche

Sono 39,3 milioni gli autoveicoli prodotti nel mondo nel primo semestre 2022, con una flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 2,8 per cento. Circa un terzo della produzione globale è appannaggio della Cina. Secondo quanto emerge dall'osservatorio sulla componentistica automotive italiana di Anfia, l'associazione nazionale filiera industria automobilistica, le prospettive per il mercato auto non sono particolarmente rosee.

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In Italia sono stati prodotti nei primi sei mesi 2022 389mila autoveicoli, in flessione di quasi il 16 per cento rispetto al periodo gennaio-giugno 2021. Inflazione, perdita del potere di acquisto, incertezza, sommate alle attese medie per avere l'auto che oscillano tra i 6 e i 12 mesi, non aiutano il settore. C'è però un mercato in pieno sviluppo, quello dei veicoli ibridi ed elettrici, sui quali i maggiori gruppi stanno investendo anche qui in italia, creando nuove fabbriche e centri di ricerca.

Il contesto italiano

Sempre secondo gli ultimi dati dell'osservatorio di Anfia, nell'ambito della componentistica – che conta oggi in Italia 2.202 imprese, per 54,3 miliardi di euro di fatturato e oltre 168mila addetti – il 67 per cento delle aziende del settore ha investito parte del fatturato in ricerca e sviluppo e il 66 per cento sta spingendo sulle innovazioni di prodotto, tornando sui livelli del triennio 2015-2017. Il 37,6 per cento delle aziende del settore dichiara inoltre di aver un posizionamento sul mercato medio o elevato per quanto riguarda veicoli elettrici e ibridi, settore che inizia a farsi strada e cresce rispetto allo scorso anno. Si amplia inoltre la platea delle imprese che hanno dichiarano di partecipare a progetti di sviluppo dei nuovi gruppi propulsori per elettrico (29,9%) o ibrido (30,3%). Ecco quali sono in Italia i principali progetti già avviati di gigafactory, cioè le grandi fabbriche per la produzione di batterie e auto elettriche.

Iveco, a Torino la prima gigafactory targata Fpt

Fpt Industrial, marchio di Iveco specializzato sui sistemi di propulsione, ha inaugurato ePowertrain, prima gigafactory torinese dedicata alla gamma elettrica, dentro cui è stata allestita anche una linea di assemblaggio di batterie per camion e veicoli commerciali. Sarà in grado di produrre batterie con una potenza di accumulo complessiva di 1,4 GWh in un anno. La nuova ePowertrain è dedicata alla produzione di assali elettrici, motori centrali integrati e pacchi batteria per veicoli commerciali leggeri, minibus e autobus. Lo stabilimento, che si trova all'interno del complesso di Stura, è totalmente 'carbon-neutral', ed è il primo con queste caratteristiche per il gruppo Iveco. Al suo interno un giardino da 6mila metri quadrati  con 100 piante di specie autoctone resistenti alla siccità e con un'ottima capacità di assorbimento di Co2, oltre a pannelli solari in grado di produrre energia. Nell'area ci sono altre strutture di Fpt, un laboratorio di collaudo, impianti per la produzione di motori a combustione interna, trasmissioni e assali. La superficie totale è di 15 mila metri quadri. A pieno regime produrrà più di 20mila assali elettrici e 20mila pacchi batteria all'anno per veicoli commerciali leggeri, minibus e autobus, dando lavoro a circa 200 persone, tra cui molti neoassunti. Per quanto riguarda i bus elettrici, la linea di assemblaggio sarà a Foggia.

La gigafactory di Fib a Teverola

A Teverola, in provincia di Caserta, la Fib spa, controllata del gruppo Seri Industrial, che opera nel settore degli accumulatori di energia, ha realizzato e avviato il primo stabliimento in Italia per la produzione di moduli, celle e accumulatori a litio nell’ambito del progetto di riconversione del complesso ex Whirpool. Il nuovo impianto ha una capacità installata iniziale di circa 330 MWh annui di accumulatori al litio ed è stato progettato per essere ampliato nel tempo in funzione della domanda del mercato. Dovrebbe arrivare a lavorare a pieno regime entro il 2024. Obiettivo di Fib, ripetendo quanto già realizzato per le batterie al piombo, è quello di presidiare l’intera filiera della produzione di accumulatori, producendo tutte le componenti degli accumulatori al litio: anodo e catodo, assemblaggio celle, formazione celle, assemblaggio moduli e battery pack, realizzando internamente anche il Bms, cioè Battery management system, che rende possibile la gestione ed il controllo dell’accumulatore e della comunicazione con qualsiasi apparato collegato.

Il progetto di Italvolt nell'ex area Olivetti a Torino: al via nel 2025?

La gigafactory di Italvolt dovrebbe essere in grado di partire con la produzione tra fine 2024 e il 2025. L'area dove si collocherà è quella dell'ex sito Olivetti a Scarmagno, vicino Torino. La capacità sarà di 75 Gwh e lo stabilimento consentirà di creare 3mila posti di lavoro diretti e produrre 45 Gwh di batterie, sufficienti ad alimentare 550mila auto elettriche l'anno. e, in particolare a veicoli commerciali, autobus elettrici e trasporto pubblico in generale. I permessi a costruire dovrebbero arrivare entro metà 2023.

Stellantis e l'obiettivo decarbonizzazione entro il 2038

Obiettivo del gruppo Stellantis è raggiungere entro il 2030 il 100 per cento del mix di vendite di auto elettriche a batteria, le Bev, in Europa, e il 50 per cento dei veicoli leggeri Bev negli Stati Uniti; entro il 2038 le zero emissioni nette di carbonio. Di recente, la multinazionale ha annunciato anche la sottoscrizione di un accordo con Gme per l'approvvigionamentio di materie prime, in particolare solfato di cobalto e nichel, per la produzione di batterie per veicoli elettrici. Entro il 2026 lo stabilimento Stellantis a Termoli, in provincia di Campobasso, diventerà una gigafactory di batterie per auto elettriche. Un investimento da 2,5 miliardi di euro che consentirà la piena rioccupazione degli addetti, dando lavoro a regime a circa 2mila persone, e il via ad una produzione di 40 Gwh di batterie entro il 2030.

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