Giovedì 25 Aprile 2024

Germania sul nucleare: terrà aperte le ultime tre centrali. E il costo del gas sale

Gazprom: i costi in inverno potrebbero oltrepassare i quattromila dollari per mille metri cubi. Intanto in giornata balzo del gas, che supera i 246 dollari al mwh

Robert Habeck, ministro tedesco per l'Economia e il Clima (Ansa)

Robert Habeck, ministro tedesco per l'Economia e il Clima (Ansa)

Milano, 16 agosto 2022 - La Germania dovrebbe chiudere le sue centrali nucleari. Questo almeno era l'intentoo, viste le azioni che ogni stato si è prefisso di fare contro l'inquinamento e il surriscaldamento globali. Tuttavia, se la chiusura delle ultime tre centrali era prevista per il 31 dicembre, la Germania ha intenzione di posticiparla. Il timore è quello di una possibile mancanza di energia per il prossimo inverno, a causa della riduzione delle forniture di gas da parte della Russia. Si apprende di questa decisione dal Wall Street Journal.

La decisione deve essere ancora approvata formalmente dal governo di Olaf Scholz, ma si tratta comunque di un primo dietrofront in una politica per eliminare l'energia nucleare in Germania, iniziata nei primi anni Duemila. I dettagli sarebbero ancora in discussione. 

Gazprom: i prezzi potrebbero salire in inverno

Gazprom, intanto in una nota citata dall'agenzia di stampa russa 'Tass', avvisa che i prezzi invernali in Europa potrebbero salire sopra i quattromila dollari per mille metri cubi. "Negli scambi spot d'Europa, i prezzi del gas hanno sfondato il segno di 2,5 mila dollari. Secondo stime prudenti, se la tendenza continua, in inverno i prezzi supereranno il livello di 4 mila dollari per mille metri cubi", osserva Gazprom. 

Il costo del gas supera i 246 euro al mwh

In giornata c'è stato un nuovo balzo del gas che si è portato a 246,5 euro al MWh sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures sul mese di settembre sono saliti dell'11,99%, mentre sulla piazza di Londra le quotazioni del metano sono saliti del 16,38% a 492 penny per unità termica (Mbtu). C'è stata poi una chiusura in rialzo sopra i 225,9 euro al MWh per il gas naturale sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures sul mese di settembre hanno guadagnato il 2,64% a 225,91 euro al MWh. In crescita anche le quotazioni a Londra, dove per una singola unità termica (Mbtu) sono stati chiesti 442,34 penny, con un progresso del 4,63%.

Su base annua il rialzo è pari al 250% ad Amsterdam e al 188,33% a Londra. Per arrivare al picco segnato finora bisogna tornare allo scorso 8 marzo, quando il metano si era portato a 247,69 euro al MWh in giornata per chiudere poi a 184,24 euro. Sulla piazza di Londra invece il prezzo massimo segnato finora è stato di 452,99 penny per Mbtu dello scorso 27 luglio, con una chiusura a 422,93 penny.