Generali lancia l’opa su Cattolica

Sì unanime del cda del Leone di Trieste. Previsti 80 milioni di ricavi dalle sinergie e costi per 150-200 milioni

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Il Leone di Trieste si mangia Cattolica Assicurazioni. Le Generali, che nei mesi scorsi avevano rilevato il 24% della compagnia veronese guidata da Carlo Ferraresi, hanno infatti rotto gli indugi annunciando un’operazione che avrà un esborso massimo di 1,176 miliardi. Il gruppo triestino, che ha 2,3 miliardi in cassa disponibili per le acquisizioni, in una nota motiva l’opa con "l’obiettivo di consolidare la propria posizione nel mercato assicurativo italiano, in coerenza con le linee guida del piano strategico di Generali 2021".

In quest’ottica "l’acquisizione di Cattolica permetterebbe di diventare il primo gruppo nel mercato danni e di rafforzare la propria presenza nel mercato vita". L’obiettivo è anche il delisting di Cattolica (che ieri ha chiuso a 6,97 euro ad azione, +15,1%), che favorisce "gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita" dei due gruppi. Importante sarà capire l’orientamento del cda di Cattolica, che ha in portafoglio il 12,3% delle azioni, e di Warren Buffett, che dispone del 9% della compagnia (che lascerebbe in caso con una piccola minusvalenza). Quarto azionista rilevante è la Fondazione Banca del Monte di Lombardia con il 3,2%. La decisione di lanciare l’opa ha trovato compatto il consiglio di Generali, percorso di recente da alcune crepe.

La delibera è all’unanimità, con il voto favorevole sia del vice presidente Francesco Gaetano Caltagirone che del rappresentante di Leonardo Del Vecchio, Romolo Bardin, entrambi assenti quando si trattò di decidere l’ingresso nel capitale di Cattolica con un aumento riservato da 300 milioni di euro. In caso di successo il gruppo guidato da Philippe Donnet metterà le mani su un gruppo da 3,4 milioni di clienti, 4,7 miliardi di euro di premi e circa 24 miliardi di attivi in gestione. L’integrazione genererà 80 milioni di sinergie a fronte di costi per 150-200 milioni. Giudicato "contenuto" il rischio di esecuzione grazie "alla partnership strategica già in corso" e al "comprovato track record" del Leone nelle acquisizioni. Dal canto suo Cattolica beneficerà "della solidità finanziaria e del supporto, della competenza, della tecnologia e della gamma di prodotti" del Leone, che promette di preservarne il marchio e il legame con il territorio, nonché di valorizzarne la vocazione al servizio del terzo settore, dell’agricoltura e della bancassicurazione.

Entro 20 giorni Generali depositerà in Consob il documento d’offerta e chiederà le autorizzazioni preventive alle authority coinvolte.

Elena Comelli

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