Gas, Von der Leyen: "Salvi per questo inverno, ma il vero problema sarà il prossimo"

La presidente della Commissione europea: "Scorte di gas piene al 90%, la minaccia russa ha fallito". Ma il sollievo è solo temporaneo: "Il 2023 potrebbe essere più impegnativo"

Bruxelles, 12 dicembre 2022 - "Siamo salvi per questo inverno. La minaccia russa ha fallito". Così Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che fa sapere che gli stoccaggi di gas europei "sono ora riempiti per oltre il 90%". La vera sfida da affrontare, tuttavia, non è per questo inverno, ma per il prossimo. 

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Ursula von der Leyen in conferenza stampa, 12 dicembre 2022 (Epa)
Ursula von der Leyen in conferenza stampa, 12 dicembre 2022 (Epa)

"Misure adottate in tempi record"

"Abbiamo messo in atto un obbligo minimo di stoccaggio del gas, i nostri stock sono ora riempiti per oltre il 90%, abbiamo superato l'obiettivo e siamo ben al di sopra della media dei cinque anni precedenti", ha detto la Von der Leyen in conferenza stampa con Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Agenzia internazionale dell'energia (Aie). "Molte delle misure" per l'autonomia energetica Ue dalla Russia "sono state adottate in tempi record" e "il risultato è che siamo salvi per questo inverno", ha aggiunto. Inoltre, la presidente ha accennato che "abbiamo la possibilità di presentare la nostra prima domanda aggregata di energia entro marzo", ma ha ribadito che "per farlo serve un accordo sulle nuove regole" del pacchetto energia. Per quanto riguarda il tetto al prezzo del gas, la Von der Leyen spera che si arriverà a una soluzione nei prossimi giorni. "Sul meccanismo di correzione del mercato dobbiamo trovare il giusto equilibrio. La proposta è sul tavolo, ora abbiamo bisogno di un accordo politico", ha spiegato. 

I rischi per il prossimo inverno

Sembra che quest'anno "ce la siamo cavata", ma non possiamo rilassarci ancora: il 2023 potrebbe rivelarsi ancora più complicato. Sono diversi i rischi che continuano a minacciare la stabilità energetica dell'Unione europea, che quindi dovrà "potenziare i suoi sforzi in molti campi", ha affermato ancora Von der Leyen. Resta, chiaramente, l'ombra della Russia e di un possibile taglio totale delle forniture dai gasdotti, ma occorre tenere d'occhio anche la Cina: se Pechino decide di rimuovere le restrizioni anti-Covid, la domanda di energia sui mercati globali sarà riportata ai livelli pre-Covid, facendo gonfiare ulteriormente i prezzi. E non dobbiamo scordarci nemmeno del fatto che "quest'anno abbiamo beneficiato di un inverno estremamente caldo", avverte la presidente della Commissione, aggiungendo che "il prossimo potrebbe essere diverso". Dai dati emerge che "nonostante le azioni intraprese, potremmo affrontare ancora un gap di gas fino a 30 miliardi di metri cubi" nel 2023. "Le azioni che abbiamo predisposto copriranno parte di questo, ma molto di più deve essere fatto", ha sottolineato. Secondo il rapporto dell'Aie, possiamo evitare il rischio di carenze "attraverso maggiori sforzi per migliorare l'efficienza energetica, distribuire energie rinnovabili, installare pompe di calore, promuovere il risparmio energetico e aumentare le forniture di gas". 

Uno sguardo al futuro

Ora che l'industria europea ha bisogno di più aiuto che mai, l'Ue sta lavorando anche all'introduzione di un Fondo per la sovranità, ha annunciato Ursula von der Leyen. La Commissione europea, inoltre, proporrà "sul breve periodo di potenziare il RePowerEu per gli investimenti" nell'energia pulita, "come parte della risposta alla legge statunitense per la riduzione dell'inflazione". Parlando di energia pulita, la presidente ha accolto con favore le notizie circa l'annuncio in arrivo da Washington sulla fusione nucleare: "Questa svolta dimostra che la necessità di continuare ad investire nella fusione nucleare è forte. Abbiamo bisogno di vari approcci per garantire questa energia pulita in futuro, ma questo dimostra che vale la pena intensificare il lavoro e la ricerca", ha evidenziato.