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Roma, 17 giugno 2022 - Anche oggi Gazprom taglia le forniture di gas all'Italia. Il gigante russo della distribuzione di metano, controllato dal governo di Mosca, ha infatti comunicato a Eni che fornirà solo il 50% di quanto richiesto (si tratta di poco più di 30 milioni di metri cubi, la stessa quantità consegnata ieri, quando però la richiesta era stata più alta). E il prezzo del gas naturale continua a correre in conseguenza dei razionamenti decisi negli ultimi giorni verso l'Europa: sulla piazza di Amsterdam oggi sono stati toccati i 134 euro al MWh. Il gas di Putin e la porta di Malborghetto. Il sindaco: noi valle strategica per l'Italia La Russia ora ci dimezza il gas. Italia verso lo stato d’allerta Putin, il discorso dopo l'attacco hacker. Bordate a Usa e Ue, apertura sul grano Cosa sta succedendo Da mercoledì scorso la Russia ha ridotto il flusso del gas verso Germania e Italia e da ieri anche l'Austria ha segnalato una riduzione delle forniture. Notizia di stamani è che la Francia non riceve più gas russo tramite gasdotto dal 15 giugno. La motivazione ufficiale è che, a causa delle sanzioni, mancano pezzi di ricambio per la manutenzione dei gasdotti. Ma secondo Mario Draghi e non solo, si tratta di "bugie". Tagliare il gas è l'arma che Putin ha in mano per far impennare il prezzo del metano e incassare, e per esercitare pressione sui Paesi europei, che nella guerra in Ucraina non hanno esitato a schierarsi. Una sorta di rappresaglia, insomma. "C'è un uso politico del gas, così come del grano", diceva ieri il premier italiano in visita a Kiev. Che comunque rassicura. "Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell'immediato e per l'inverno". Ieri Eni ha chiesto a Gazprom più gas, per compensare il ...
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