Gas, stima choc di Standard & Poor sulle bollette. Il piano Ue e il bazooka di Liz Truss

Von der Leyen: "Sì al price cap, contributo di solidarietà dalle aziende energetiche". La nuova premier britannica pronta a un intervento da 150 miliardi nel Regno Unito: bollette congelate per un anno e mezzo

Roma, 7 settembre 2022 - Dodici zeri. Un numero che fa impressione solo a sentirlo pronunciare: un bilione di euro, "ben oltre mille miliardi". Potrebbe essere questo l'aumento della bolletta energetica in Europa a seguito della stretta delle importazioni sul gas russo. La stima arriva da Standard's & Poor, l'agenzia di rating ritiene che il conto dell'energia "supererà i suoi livelli pre-pandemia di ben oltre mille miliardi di euro". Una cifra che potrebbe spaccare la Ue: "Gli alti prezzi aggraveranno la questione su chi debba sopportare questo massiccio fardello finanziario". Il report di S&P dedicato alle utilities europee è impietoso. La chiusura "a tempo indeterminato" del Nord Stream, che S&P considera "permanente" nel suo scenario di base, aggiunge infatti pressione sulle aziende energetiche in relazione ai prezzi, alle forniture di gas ed energia elettrica e alla loro liquidità.

Ursula von der Leyen (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)

Un conto salatissimo di fronte al quale il piano di risparmio energetico varato dal Governo italiano difficilmente sarà sufficiente. L'Italia è ben lontana da ottenere l'autonomia dal gas russo, l'indipendenza resta un miraggio. La soluzione richiede interventi urgenti che andranno operati a livello europeo. Tante le ipotesi in campo: nelle ultime ore si fa largo quella di proporre un "price cap" fissato a 200 euro per MWh (MegaWattora) sul prezzo dell'elettricità prodotta da fonti alternative al gas (che stamane ha toccato sul Ttf quota 246, salvo poi ritracciare sotto i 230). Secondo il Financial Times, la Commissione starebbe lavorando a questa soluzione. La raccomandazione per gli Stati membri sarebbe quella di imporre il tetto sull'energia ottenuta da rinnovabili come l'eolico, o dal nucleare, o da centrali a carbone. Bruxelless ritiene che il livello corrisponda a dove si attesterebbero i prezzi di mercato se le catene di approvvigionamento funzionassero regolarmente.  A 200 euro il price cap dovrebbe risultare sufficiente a non scoraggiare futuri investimenti in fonti alternative al gas.

Von der Leyen

"Dobbiamo risparmiare elettricità", dice la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen nel punto stampa. Il piano Ue prevede cinque misure immediate, le proposte vengono discusse oggi dai rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri della Ue (Coreper), in vista della riunione di emergenza dei ministri dell'Energia prevista venerdì.  "La Norvegia fornisce ora più gas all'Ue che la Russia e questo grazie alla nostra politica di diversificazione, che include forniture anche dagli Usa, dal Qatar e dall'Algeria", le parole della von der Leyen secondo cui l'import europeo da Mosca sarebbe passato dal 40% al 9% del totale di risorse ricavate. 

La numero uno della Commissione ribadisce: "Proporremo un tetto al prezzo del gas russo. L'obiettivo qui è molto chiaro. Dobbiamo tagliare le entrate della Russia che Putin usa per finanziare questa atroce guerra contro l'Ucraina". Ad auspicare un tetto al prezzo del gas è stato stamane anchel'ad di Enel, Francesco Starace, intervenuto  all'incontro 'Mitigare lo shock energetico' durante la conferenza annuale del think tank Brugel. "Dobbiamo prendere una pausa e resettare l'indice Ttf", le sue parole. "La volatilità di questo mercato non è sotto controllo e non riflette il prezzo reale del gas importato in Europa ma piuttosto la preoccupazione". Per Starace c'è "un approccio speculativo". 

Per risparmiare elettrcità, l'esecutivo Ue ipotizza anche obblighi di riduzione dei consumi del 5% durante gli orari di maggior utilizzo.  La presidente della Commissione conferma che si canalizzeranno gli extraprofitti delle società energetiche "verso le famiglie più vulnerabili e verso le imprese" per "riportare un equilibrio sociale".  Le compagnie petrolifere e del gas "hanno realizzato enormi profitti. Proporremo quindi un contributo di solidarietà", parametrato a un "tetto ai ricavi" di queste società.

Il piano di Liz Truss

Oltremanica, la nuova premier britannica Liz Truss corre ai ripari e sfodera un vero e proprio bazooka anti rincari. La sua intenzione è quella di congelare le bollette energetiche per un anno e mezzo alle famiglie britanniche, in forte difficoltà. Previsto un tetto di 2.500 pound (circa 2.900 euro) per l'esborso annuale da pagare per gas ed elettricità contro gli oltre 3.500 (poco più di 4.500 euro) previsti col rincaro in arrivo dal primo ottobre. Il governo del Regno Unito consentirà alle aziende che forniscono gas ed elettricità di ottenere prestiti dal governo per sovvenzionare queste bollette.  Un piano fino a 100 miliardi di sterline secondo i media.