Gas Russia, Gazprom taglia forniture anche in Austria. La situazione in Italia

Eni ha comunicato che oggi le consegne richieste saranno garantite solo al 65%. Il ministro Cingolani: "La situazione è sotto controllo, il danno è limitato". Borsa: nelle ultime tre sedute il prezzo del gas è cresciuto di quasi il 70%

Roma, 16 giugno 2022 - Dopo la riduzione del flusso del gas dalla Russia verso Italia e Germania avvenuta ieri, oggi è l'Austria a subire un taglio delle forniture da parte di Gazprom. Lo ha reso noto la compagna austriaca OMV che non ha indicato l'ammontare del taglio. La società ha assicurato che l'approvvigionamento di gas per i suoi clienti "al momento resta garantito".

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Il gasdotto Nord Stream in Germania (Ansa)
Il gasdotto Nord Stream in Germania (Ansa)

Mosca ha avvertito che i flussi verso l'Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1 potrebbero essere sospesi, dopo i problemi nelle riparazioni delle turbine per mancanza di componenti a causa delle sanzioni. Il flusso del Nord Stream verso la Germania è stato interrotto due volte questa settimana. Secondo Berlino, con l'obiettivo di provocare l'aumento dei prezzi.

La riduzione delle forniture di gas a un certo numero di paesi europei, ha spiegato Dmitry Peskov, segretario stampa del Presidente della Federazione Russa, è dovuta al fatto che le turbine Siemens, che sono state utilizzate per fornire gas al Nord Stream, "non stanno tornando" dalle riparazioni. "Non c'è nulla di intenzionale" da parte russa, ha detto secondo quanto riportato da Ria Novosti, "queste sono conseguenze delle sanzioni, non c'è nulla di intenzionale, questi sono generalmente problemi che non sono collegati a noi". 

Sulla scia dei tagli unilaterali della forniture da parte di Mosca e delle notizie sulla guerra in Ucraina, continua a correre il prezzo del gas, di pari passo con quelli delle materie prime. Il metano ad Amsterdam, listino di riferimento per il Vecchio continente, sale del 17% a 141 euro al Megawattora. E nelle ultime tre sedute il prezzo del gas è cresciuto di quasi il 70%. In rialzo dello 0,2% l'oro a 1.823 dollari l'oncia, nervoso il
nichel che ondeggia anche violentemente attorno ai 25.860 dollari per i 1.500 chili, in calo di circa un punto percentuale il rame su tutti i principali mercati mondiali.

La situazione in Italia

A fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni superiore di circa il 44% rispetto a quella avanzata ieri (incremento dovuto al recupero
delle quantità non ricevute e alle normali dinamiche commerciali), Gazprom ha comunicato che oggi sarà consegnato solo il 65% delle forniture richieste (le quantità consegnate saranno quindi di poco superiori rispetto a ieri e si attesteranno ad un livello assoluto di circa 32 milioni di metri cubi/giorno).
Gazprom ha spiegato che la mancata consegna dipende dai problemi alla centrale di Portovaya (secondo quanto pubblicato da Gazprom) che alimenta il gasdotto Nord Stream attraverso il quale Gazprom trasporta una parte dei volumi destinati ad Eni.

Ministro Cingolani: "Situazione sotto controllo"

"La situazione è sotto controllo, stiamo monitorando da ieri giorno e notte i
flussi (di gas ndr), il danno è limitato", così ha parlato il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani. "Bisogna essere rapidi ma non precipitosi. Sono 24 ore che la Russia ha annunciato una diminuzione delle sue forniture, vediamo se questa si stabilizza nei prossimi giorni o se si tratta di un episodio e in base a questo si prenderanno decisioni opportune. C'è un gruppo di monitoraggio con gli operatori con cui ci sentiamo 4-5 volte al giorno e vediamo cosa succede nei prossimi 3 giorni e all'inizio della prossima settimana decideremo".

Cingolani ha aggiunto: "Abbiamo tutte le contromisure pronte ma la prima cosa è vedere se questa situazione si stabilizza o no. Quindi, vediamo cosa succede nei prossimi tre giorni, nel weekend, e a inizio settimana prossima decideremo".