Martedì 5 Novembre 2024
FRANCA FERRI
Economia

Gas, rincari in bolletta. La previsione Nomisma: +8% a novembre

Gaza, gli scioperi in Australia, i primi freddi che fanno salire i consumi pesano sui costi del gas. Domani le nuove tariffe fissate dall’Arera per il mercato tutelato, che interessa un terzo delle famiglie italiane.

Roma, 2 novembre 2023 – Bolletta del gas in aumento, nonostante la sostanziale stabilità del prezzi sul mercato di Amsterdam e gli stoccaggi quasi pieni. Domani pomeriggio l’Arera (l’autorità pubblica che fissa le tariffe di luce e gas sul mercato tutelato, che riguarda un terzo degli utenti) renderà nota la tariffa del metano per le bollette di ottobre.

Aumenta la bolletta del gas
Aumenta la bolletta del gas

Le famiglie interessate dal regime di tutela sono 5 milioni, il 30% del totale, mentre il restante 70% è già passato al mercato libero. Un aumento delle tariffe sarebbe il secondo consecutivo, dopo il +4,8% di un mese fa. E le previsioni sono tutte al rialzo, sia pure con percentuali diverse.

La previsione di Nomisma: +8% a novembre

“Prevedo per domani un aumento dell’8% della tariffa del gas di ottobre sul mercato tutelato, rispetto a settembre, a 1,02 euro al metro cubo – ha detto oggi il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli – . Per una famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi all’anno, la maggior spesa sarà di 105 euro all’anno”. Anche se a Amsterdam il prezzo del gas oscilla tra i 47 e i 50 euro, “il prezzo del gas è aumentato il mese scorso alla borsa italiana Psv – ha spiegato Tabarelli –. Hanno pesato i primi freddi, il nervosismo per Gaza, gli scioperi in Australia, il sabotaggio al gasdotto in Finlandia, un po’ di speculazione“.

Non bisogna però farsi prendere dal panico: non siamo nella situazione di un anno fa, quando la guerra in Ucraina aveva scatenato, a fine estate un folle corsa al rialzo: “Per il prossimo mese, ai primi di dicembre, prevedo che la tariffa calerà – spiega Tabarelli –. Le riserve sono piene, il clima è mite, la guerra a Gaza non crea problemi alle forniture, la domanda è calata per la crisi economica, la Russia non ha chiuso i tubi, l’eolico nel Mare del Nord e l’idroelettrico sulle Alpi hanno aumentato la produzione”.

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Calcoli differenti

Di aumenti più consistenti rispetto a quelli cifre più alte rispetto a quelle prospettate dal presidente di Nomisma parla invece Staffetta Quotidiana, che prevede rincari dell’11% circa. Considerando che sul mercato italiano il prezzo del gas è passato da’ 36 euro al megawattora di settembre ai 43 (in media) di ottobre, la previsione è di un aumento di bolletta dell’11% circa.

Intermedia la stima di aumenti fatta due giorni fa da facile.it, che parlava di un +9% in media fra il +15% di novembre e il + 6% di dicembre.

Qualche rialzo però bisogna aspettarselo, spiega Simone Tagliapietra, del think tank sull’energia Brueghel, con base a Bruxelles: “Non abbiamo analisi sulle bollette in Italia, ma sicuramente lo scenario mediorientale sta avendo impatto sul prezzo del gas in Europa, che spingerà al rialzo la quotazione anche nel mercato italiano”.

La reazione dei consumatori

Pronta la reazione delle associazioni di consumatori: “Considerata anche la spesa per l’energia elettrica, salita del +18,6% nell’ultimo trimestre dell’anno con la bolletta media pari a 764 euro, il conto complessivo per luce e gas a carico di una famiglia arriverebbe a quota 2.197 euro annui”, calcola Assoutenti. “Il vero problema, tuttavia, è che gli aumenti del gas arrivano quando gli italiani incrementano i consumi - afferma il presidente Furio Truzzi -. La crescita della domanda nei mesi invernali potrebbe determinare nei prossimi mesi ulteriori aggravi sul fronte delle tariffe”.

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Ridurre i consumi

L‘Unione Nazionale Consumatori suggerisce di seguire le regole del decreto Cingolani, adottato lo scorso inverno, per fare bene sia all’ambiente che alle tasche. In pratica si tratterebbe di ridurre di un grado la temperatura, da 20°C (+/- 2°C di tolleranza) a 19°C (+/- 2°C di tolleranza), inoltre di posticipare l’accensione dell’impianto termico di 8 giorni e anticipare di 7 giorni la data di fine esercizio e, infine, diminuire di 1 ora l’orario di accensione nelle abitazioni.