Gas, prezzo record dopo nuovo stop a Nord Stream: quali sono le scorte in Italia

Superata la soglia dei 292 euro al MWh. Le scorte del gas in Italia sfiorano il 79%

Forte rialzo dei prezzi del gas, a causa delle sanzioni contro la Russia

Forte rialzo dei prezzi del gas, a causa delle sanzioni contro la Russia

Milano. 22 agosto 2022 - Sale ancora il prezzo del gas e, ad Amsterdam, arriva a 283 euro al MWh a inizio giornata, per poi infrangere la soglia dei 292 euro al MWh. La causa principale è il nuovo stop del gasdotto Nord Stream verso la Germania, annunciato venerdì scorso da Gazprom. I contratti futures sul mese di settembre salgono infatti del 16,95% a 286,38 euro. Forte rialzo anche a Londra, dove vengono chieste 5,6 sterline (+21,5%) per una singola unità termica (Mbtu) di gas naturale.

Gas, prezzo vola a 315 euro. Calenda: "Sospendere campagna elettorale"

Il gas immagazzinato

In tutta Europa ci sono 855,37 TWh di gas immagazzinati (queto il dato al 20 agosto). Le scorte in Italia, invece, sfiorano il 79%. Secondo la piattaforma europea indipendente Gie-Agsi, alla data di venerdì scorso gli stoccaggi italiani hanno raggiunto quota 152,74 TWh, pari al 78,96% della capacità disponibile. Le scorte dei Paesi Ue hanno raggiunto quota 855,37 TWh, pari al 76,92% del volume dei depositi, con la Germania in testa a quota 194,12 TWh e un indice di riempimento al 79,54%. Superano l'80% la Francia (88,97% a 117,08 TWh), il Belgio (83,45% a 7,26 TWh) e la Repubblica Ceca (81,35% a 35,6 TWh). Ricordiamo che il regolamento europeo prevede che lo stoccaggio sotterraneo negli Stati membri debba essere riempito almeno per l'80% della capacità in ciascun Paese prima dell'inverno 2022/2023 (e quindi entro l'1 novembre) e per il 90% prima dei periodi invernali successivi.

Leggi anche: 

Approfondisci:

Eni scopre giacimento di gas a largo di Cipro: è uno dei più grandi al mondo

Eni scopre giacimento di gas a largo di Cipro: è uno dei più grandi al mondo

Il greggio

Poco mosso il greggio, con il Wti a 90,16 dollari all barile (+0,67%) e il Brent a 96,38 dollari (-0,37%). Scende l'oro (-0,65% a 1.735,21 dollari l'oncia), contrastati invece il ferro (+1,1% a 688 dollari la tonnellata) e l'acciaio (-0,3% a 3.986 dollari la tonnellata). In rialzo il grano duro (+0,56% a 851,76 dollari le 5mila staia) e quello tenero (+0,68% a 776,25 dollari).