Giovedì 25 Aprile 2024

Gas, luce e servizi su misura di casa e ambiente "Così Eni punta sull’innovazione per crescere"

Alberto Chiarini, ad di Eni gas e luce: aperti alle start up, Tate piattaforma vincente

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Non più solo mero fornitore di energia elettrica e di gas naturale. Eni gas e luce, società controllata al 100% da Eni Spa, è sempre più una società multitasking, capace di affiancare al proprio core business (la commercializzazione di gas ed energia elettrica) soluzioni diversificate per i suoi oltre 9 milioni di clienti residenziali.

Così oggi è in grado di offrire una gamma di prodotti aggiuntivi a famiglie, condomini e imprese. Ma ha anche una spiccata propensione all’innovazione a cominciare dalle opportunità offerte dal mondo dell’information technology e delle start up. "Con determinazione ed entusiasmo cavalchiamo il futuro", ammette l’amministratore delegato Alberto Chiarini (nella foto in alto a sinistra) che, in tempi di Covid-19, incontriamo necessariamente in video chiamata.

Quali sono oggi le priorità di Eni gas e luce?

""Due sono le direttrici che perseguiamo. La prima è sicuramente quella della crescita: attualmente la nostra base clienti è di 9,5 milioni, ma puntiamo a superare quota 20 milioni entro il 2050. La seconda direttrice strategica è quella di ampliare la gamma di prodotti e servizi che offriamo alla clientela. Da diversi anni abbiamo arricchito la gamma dei nostri servizi e ci siamo concentrati sull’esigenza che hanno i clienti di vivere meglio la propria casa. Proprio come abbiamo sperimentato nel recente lockdown imposto dall’emergenza sanitaria".

Non più solo luce e gas quindi?

"Abbiamo dato vita ad un ecosistema di partnership che ci permette di soddisfare tutti i clienti partendo proprio dalla casa. Da tutte quelle soluzioni per la ricarica elettrica dei veicoli e per la smart home, fino agli impianti fotovoltaici. Tutti servizi aggiuntivi che mirano a rendere ancora più efficienti i consumi di luce e gas. Inoltre abbiamo lanciato una linea di soluzioni assicurative per contribuire alla serenità domestica a tutto tondo dei nostri clienti".

Ma efficientare non significa diminuire i consumi? Per voi non è un controsenso?

"Assolutamente no, sta proprio nella mission nella nostra società. Abbiamo da sempre cercato dioffrire ai clienti suggerimenti comportamentali per l’efficientamento dei propri consumi. Quello che chiamiamo un utilizzo attento di gas e luce. E siamo convinti che il futuro non sarà privilegiare i volumi di consumi, ma migliorare i servizi. Crediamo molto nel fotovoltaico residenziale, non solo per chi ha la villetta, ma anche per chi vive nei condomini. Questo ci consente di trasformare il cliente in prosumer, ovvero una persona che, da cliente, si evolve a sua volta diventando produttore di energia rinnovabile. Così come nostro obiettivo è contribuire alla diffusione dell’elettrico nel settore dell’automotive. Tutti temi del futuro che siamo entusiasti di cavalcare e che la nostra strategia ci consente di governare e non di esserne travolti".

Proprio per questo avete presentato il progetto CappottoMio? In cosa consiste?

""È un’idea geniale, molto intelligente, iniziata con una serie di confronti con Enea e Anci. Perché alla fine il condòmino, grazie alle agevolazioni fiscali (con l’ecobonus salite al 110%, ndr) e alla possibilità di cedere il credito, riesce non solo ad efficientare il proprio consumo, ma contribuisce a riqualificare il patrimonio edilizio delle nostre città. Migliorando le classi di consumo da un punto di vista energetico si ottengono bollette più leggere e si aumenta il valore del proprio immobile (non solo del proprio appartamento ma dell’intero condominio). Oggi, quindi, non c’è un motivo per un condominio di non aderire a questa offerta".

Quali sono, invece, gli strumenti per essere sempre più vicini ai clienti?

"Oggi non si può prescindere dall’innovazione e dalla tecnologia. Per questo abbiamo avviato o partecipato a diverse iniziative che ci hanno permesso di entrare in contatto con start-up che, se ritenute d’interesse, sono entrate a far parte del nostro eco-sistema".

Nasce da qui la recente acquisizione della giovanissima startup Tate?

"Tate è una piattaforma molto innovativa e vincente, che ci è piaciuta tantissimo anche perché ci avvicina ad un target di consumatore importantissimo come i millennials. Grazie alla app proprietaria, Tate consente all’abbonato sia di sottoscrivere un contratto di energia, sia di pagare attraverso i sistemi di pagamento digitale, di tenere sotto controllo i consumi e interagire in modo semplice e diretto con i fornitori. Un tipo di approccio che ci entusiasma, soprattutto dal punto di vista tecnologico".

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