Fallimento Ftx, "mai visto un disastro così"

Il nuovo ad, John Ray, seguì il fallimento Enron: "FTX era controllata da un gruppo ristretto di individui inesperti, grezzi e potenzialmente corrotti". Il fondatore mette in vendita la villa alle Bahamas

Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex CEO di FTX

Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex CEO di FTX

La villa super lussuosa di Sam Bankman-Fried alle Bahamas è in vendita, ma i 40 milioni di dollari chiesti non saranno altro che una goccia nell’oceano di debiti della bancarotta di FTX, la piattaforma di criptovalute fondata (e distrutta) dal 30enne californiano. Nella dichiarazione di fallimento e bancarotta assistita, vengono indicati 100mila creditori,  attività comprese tra 10 miliardi e 50 miliardi, e passività tra 10 miliardi e 50 miliardi.

Trasferimenti a pioggia

Siamo di fronte a  un pasticcio contabile di dimensioni epiche. “In quarant’anni di carriera non ho mai visto un disastro così totale sui controlli societari e una tale mancanza di affidabilità sulle informazioni finanziarie come accaduto qui“, ha detto John Ray, nuovo amministratore delegato di Ftx. Ray non è esattamente un novellino dei fallimenti, anzi: nel 2001 ha  supervisionato il crollo dell’ex colosso energetico statunitense Enron, con debiti (venti anni fa) per dieci miliardi di dollari.

Il nuovo ad ha poca fiducia nell’affidabilità dei bilanci di FTX, e ha stimato che ci sono stati “almeno 372 milioni di dollari di trasferimenti non autorizzati”. Verso dove? Sicuramente verso la  collegata Alameda Research, società controllata interamente da  Sam Bankman-Fried. Nella girandola di fondi, Alameda  ha un ruolo centrale: ha prestato al suo fondatore oltre tre miliardi di dollari, e altri 600 milioni di dollari a testa ad altri due top manager, Nishad Singh e Ryan Salame.  Tornando alla gestione troppo disinvolta di FTX, Ray spiega che  fondi aziendali venivano usati dai dipendenti per comprare case ed altri beni di consumo, senza fornire adeguata documentazione: i dipendenti facevano richiesta di finanzimento su un portale aziendale, e il responsabile li convalidata con ’emoji personalizzate’. 

Messaggi cancellati

 “FTX non ha tenuto una contabilità appropriata, ne controlli di sicurezza dei suoi asset digitali“  scrive Ray nell’istanza di fallimento. Mancano infatti gli atti di molte decisioni finanziarie, perché  Bankman-Fried utilizzava piattaforme di comunicazione settate in modo da cancellare  i messaggi poco tempo dopo essere stati letti, e incoraggiava i dipendenti ad utilizzare le stesse piattaforme.  “Dalla compromissione dell’integrità dei sistemi e dall’imperfetto controllo normativo all’estero alla concentrazione del controllo nelle mani di un gruppo molto ristretto di individui inesperti, grezzi e potenzialmente corrotti, questa situazione è senza precedenti”, ha aggiunto Ray. Al momento è quasi impossibile capire quanto riusciranno a recuperare i creditori: i funzionari dell’azienda “hanno localizzato e messo al sicuro solo una parte dei beni digitali dell’FTX Group che sperano di recuperare”, ha dichiarato. 

Audizione alla Camera USA

Del fallimento di FTX si parlerà ancora a lungo: a dicembre la Camera Usa ha convocato  Sam Bankman-Fried e altri dirigenti della compagnia, per una rara audizione bipartisan. La presidente della commissione per i servizi finanziari della Camera, la democratica Maxine Waters e il rappresentante repubblicano Patrick McHenry, della Carolina del Nord  vogliono sentire anche quelli di Alameda Research e Binance. “Il crollo di FTX ha causato un danno enorme ad oltre un milione di utenti, molti dei quali erano persone comuni che hanno investito i loro sudati risparmi nell‘exchange di criptovalute FTX, solo per vederli scomparire nel giro di pochi secondi“, ha dichiarato la Waters.