Formazione Il Politecnico di Milano sfornerà gli ingegneri del cibo

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NASCE il Food Engineer. Una nuova figura professionale che sarà formata al Politecnico di Milano (nella foto il rettore Ferruccio Resta). Insieme a 7 imprese ed enti chiave del settore, infatti, il PoliMi ha deciso di arricchire la propria offerta formativa con il corso di laurea magistrale in Food Engineering. Obiettivo, costruire una nuova cultura dell’industria alimentare. Il corso, attivo dal prossimo anno accademico 20192020, sarà erogato in lingua inglese e rappresenta un percorso formativo unico nel suo genere a livello nazionale: un contenitore di competenze politecniche interdisciplinari e trasversali che formerà ingegneri alimentari in grado di risolvere i problemi e innovare la catena di valore dell’intera filiera.

IN DETTAGLIO, il laureato in Food Engineering del Politecnico di Milano sarà uno specialista a 360 gradi. Saprà operare lungo l’intera filiera della produzione, distribuzione e gestione dell’industria alimentare e delle bevande. Utilizzando le proprie conoscenze tecniche e ingegneristiche avrà una solida preparazione anche metodologica, una formazione fortemente interdisciplinare e una visione di sistema strategica, particolarmente improntata ai temi della produzione di un alimento o di una bevanda confezionati, al supporto alla progettazione di macchine per la produzione alimentare, allo sviluppo di tecnologie per la trasformazione alimentare, alla qualità, alla certificazione, alla sicurezza alimentare e alla progettazione di processi sostenibili per l’industria alimentare, includendo lo studio della vita di prodotto e la riduzione dell’energia associata alla produzione e alla logistica.

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