Giovedì 18 Aprile 2024

Flat tax, la simulazione sui redditi. Ecco chi ci guadagna

L'aliquota al 15% fino a 65mila euro penalizza il lavoro dipendente. Le partite Iva incassano fino al 37% in più

Giovanni Tria (Ansa)

Giovanni Tria (Ansa)

Roma, 2 novembre 2018 - Così il lavoro dipendente non conviene più a nessuno. È il paradosso del decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio che ha ampliato il regime forfettario e quello dei minimi. Professionisti, artigiani e commercianti con ricavi fino a 65mila euro pagheranno un’aliquota fissa al 15% al posto di Irpef, addizionali, Irap e Iva. E nel 2020 per i fatturati da 65mila fino a 100mila euro esordirà la tassazione al 20%. Il confronto tra le ipotetiche buste paga del lavoratore dipendente e della partita Iva l’ha fatto Eutekne (Clicca qui per vedere il confronto dei redditi), il gruppo di studio che mette insieme ricercatori e commercialisti. Il paragone è impietoso.

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Il lavoratore autonomo arriva, a cifre invariate, a mettere in tasca fino al 37% in più. "La costruzione di un sistema fiscale che, a parità di costo per il datore di lavoro, tassa meno il lavoro reso in forma autonoma e di più quello reso con le maggiori garanzie del lavoro dipendente pare una intuizione in chiave prospettica", ragiona Enrico Zanetti, ex ministro e coordinatore dell’Ufficio studi del Consiglio nazionale dei commercialisti . L’altra faccia della medaglia è incentivare un lavoro meno tutelato.

A guardare la lista degli scaglioni emerge che i risparmi minori sono concentrati nelle fasce che vanno da 15mila a 35mila euro e da 80mila fino a 100mila euro. Nel mezzo, invece, la forbice è davvero ampia. Se il datore di lavoro paga 40mila euro, la partita Iva incassa il 33,48% in più rispetto al lavoratore subordinato. Nello scaglione successivo, 45mila euro, il vantaggio a favore del lavoratore autonomo sale al 36,80%. Chiaro che con questi numeri il rischio di rapporti di lavoro subordinato cammuffati con false partite Iva è altissimo. La legge prevede l’esclusione dai regimi di flat tax per quelle partite Iva che nei due anni precedenti hanno lavorato da dipendente per le società con le quali adesso collaborano. Chissà se basterà.

A seguire la tabella con la simulazione di chi ci guadagna:

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