Flat tax 'rinviata' per le famiglie. Bagnai (Lega): "Prima le imprese"

Siri corregge il collega: "Riforma già dal prossimo anno, poi tutto in vigore dal 2020". Il reggente del Pd, Maurizio Martina: "Sulle imprese l'aliquota unica l'abbiamo già fatta noi, è una presa in giro" Flat tax, cos'è e come funziona per imprese e famiglie

TRASPORTI - Armando Siri

TRASPORTI - Armando Siri

Roma, 4 giugno 2018 - Si inizia a delineare il percorso verso la flat tax promessa dal nuovo governo e inserita nel contratto Lega-Movimento 5 Stelle. E scattano subito le prime polemiche. "Mi sembra che ci sia un accordo sul fatto di far partire la Flat tax sui redditi di impresa a cominciare dall'anno prossimo", dice Alberto Bagnai, parlamentare della Lega, a Serena Bortone, conduttrice di Agorà su Rai Tre. In trasmissione si parla di tempi e modi con cui verrà introdotta la nuova misura, Bagnai fornisce le linee generali. "Il primo anno sarà per le imprese e poi a partire dal secondo anno si prevede di applicarla alle famiglie", dice. Quindi la misura viene 'rinviata', per le persone fisiche, al 2020.  E aggiunge: "Peraltro parlare di flat tax diventa improprio perché implicherebbe una aliquota unica, invece dalla mediazione con i 5 stelle è emerso un modello con due scaglioni di reddito".

Flat tax, cos'è e come funziona per imprese e famiglie

LA PRECISAZIONE DI SIRI - Nel pomeriggio un altro senatore del Carroccio, Armando Siri, ad Affari Italiani precisa: "Non è vero che dal prossimo anno la Flat  Tax entrerà in vigore solo per le imprese, ma ci sarà anche per le famiglie". E aggiunge: "Poi tutto sarà a regime per il 2020. Si deve partire con degli step: il sistema è diverso perché la Flat Tax per le imprese c'è già e noi la estendiamo anche a società di persone, Partite Iva etc. È una riforma storica perché viene trasferito a 5 milioni di operatori quello che oggi è solo per 800mila imprese".  La proposta scritta nel contratto di governo prevede, in sostanza, l'introduzione di due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite Iva, imprese e famiglie.

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PD - Le dichiarazioni di Bagnai innescano la dura reazione del Pd. "È inconcepibile un livello di ignoranza e approssimazione simile - tuona per primo il parlamentare dem Luigi Marattin - . La flat tax sui redditi di impresa esiste da qualche decennio. Prima si chiamava Irpeg, e ora si chiama Ires, e tassa proporzionalmente i redditi delle società di capitali. E a ridurla - dal 27,5% al 24% - è stato il governo Renzi".  E aggiunge: "Nel caso il futuro sottosegretario Bagnai si riferisse, invece, agli utili di impresa delle società di persone, anche quella esiste già: si chiama Iri, e l'ha fatta sempre il governo Renzi". Sulla stessa linea di Marattin i senatori dem Mauro Maria Marino e Teresa Bellanova

Quindi interviene il segretario reggente, Maurizio Martina.  "Fla Tax. Continua la presa in giro degli italiani da parte di Lega e M5S - scrive su Twitter -.  Sulle imprese fanno finta di non sapere che abbiamo già fatto noi: Ires (dal 27,5 al 24%) e Iri (al 24% per le Pmi) #bastapropaganda". 

Flat tax, due aliquote nel contratto Lega-M5S. Il fact checking

BAGNAI -  Bagnai ha parlato anche del rischio aumento Iva e, in particolare di un articolo del prof Giovanni Tria, in cui il nuovo ministro dell'Economia sosteneva che era giusto ridurre le tasse anche a costo di aumentare la tassa sui consumi. "Per noi l'aumento dell'Iva è assolutamente fuori discussione", sentenzia il senatore del Carroccio. E precisa: "Lei (ndr Bortone) si riferisce ad un articolo che il prof. Tria scrisse prima di entrare a far parte della squadra di governo".

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